X ha solo un moderatore italiano (madrelingua)

Non si tratta di una deduzione, ma di quanto ufficializzato dall'azienda di Musk nel suo report consegnato alla Commissione Europea ai sensi del DSA

30/10/2024 di Enzo Boldi

Si è passati dai 2.294 del novembre 2023 ai 1.275 di oggi. Questo è il numero dei moderatori che fanno parte, attualmente, del team di X. Un calo drastico che conferma quelle voci ma ufficializzate dall’azienda e da Elon Musk: da quando l’imprenditore ha acquistato la piattaforma, il taglio principale delle spese è avvenuto proprio sulla testa di chi deve controllare e agire in base alle numerosissime (qui il numero è cresciuto nel giro di 12 mesi) segnalazioni da parte degli utenti. Ora, però, questa notizia non è più una voce, visto che a comunicarla è stata la stessa piattaforma che deve rispondere agli obblighi di trasparenza del Digital Service Act.

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Numeri importanti che confermano uno dei problemi principali di quel social network che un tempo si chiamava “Twitter”: la disinformazione corre libera e in ordine sparso sulla piattaforma e, riducendo il personale addetto alla moderazione, diventa pressoché impossibile rimuovere ciò che è illegale. E le Community Notes (altro strumento fortemente voluto da Elon Musk) riescono solamente a intaccare l’enorme quantità di fake news e altri contenuti non adatti (dalla pedopornografia ai contenuti violenti, passando per l’hate speech) a un ambiente digitale utilizzato anche dai utenti minorenni.

Moderatori su X, solamente uno è italiano (madrelingua)

Ma questo non sorprende, essendo Musk il primo a condividere bufale e “potenziarne” la diffusione attraverso un algoritmo che premia (in primis) ogni singola parola che esce dalle sue dita e viene pubblicata sulla piattaforma. Anche perché i moderatori su X stanno sparendo e diventa paradossale andare a leggere i dati nel dettaglio. Per esempio, ce n’è solamente uno italiano madrelingua a cui si affianca un’altra persona che ha la nostra lingua tra i “linguaggi secondari”. Dunque, al massimo due persone sono in grado di valutare la legittimità di un contenuto segnalato su X da altri utenti.

Come si evince dal report, redatto ai sensi del Digital Service Act (DSA), la maggior parte dei moderatori su X ha come lingua primaria l’inglese. Si tratta di un qualcosa di piuttosto ovvio. Ma nel novembre dello scorso anno erano oltre 2mila, mentre oggi sono poco più di 1.100. Rispetto al 2023, gli unici Paesi a guadagnare nel numero di moderatori sono stati Francia e Germania.

Spariscono le “lingue”

Oltre al numero limitato di esperti in lingua italiana, ci sono altri due dati che devono far riflettere. Soprattutto alla luce di ciò che sta accadendo in Medio Oriente (e non solo da oltre un anno a questa parte). Nel report del novembre 2023, infatti, X spiegava di avere nel proprio team di moderazione 12 persone che parlano la lingua araba. Questo numero è aumentato a 27 nel report dell’aprile scorso. E ora? Non ce ne sono più. Stesso discorso vale per la lingua ebraica: 2 moderatori 12 mesi fa, stesso numero ad aprile e, ora, spariti magicamente nel nulla.

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