Il Miur contro la prof di Torino: arriva il provvedimento disciplinare

01/03/2018 di Redazione

Un passo in avanti nella vicenda di Lavinia Flavia Cassaro, la docente che a Torino risulta indagata per le violenze verbali al corteo antagonista contro Casapound, per aver insultato agenti delle forze dell’ordine. L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte ha fatto sapere di avere notificato oggi alla insegnante un provvedimento disciplinare, una scelta prevedibile e attesa dopo le parola parole della ministra dell’Istruzione sul caso. La sanzione alla docente è stata prospettata «in considerazione della gravità della condotta tenuta dalla docente».

Il provvedimento disciplinare dell’Ufficio scolastico regionale

La «grave condotta» tenuta dall’insegnante «seppur non avvenuta all’interno dell’istituzione scolastica – spiega l’Ufficio scolastico regionale – contrasta in maniera evidente con i doveri inerenti la funzione educativa e arreca grave pregiudizio alla scuola, agli alunni, alle famiglie e all’immagine stessa della pubblica amministrazione». Il direttore generale dell’Ufficio, Fabrizio Manca, «a salvaguardia della serenità della comunità educativa», ha «sospeso l’insegnante dal servizio fino alla conclusione del procedimento sanzionatorio». L’Ufficio scolastico regionale vuole, infine, «cogliere l’occasione per esprimere piena solidarietà alle Forze dell’Ordine per l’insostituibile e gravoso impegno nella tutela della sicurezza dei cittadini e nella salvaguardia dei valori democratici della Repubblica».

L’iter per il licenziamento è lungo e complesso

Il procedimento disciplinare avviato dall’Ufficio scolastico regionale non può in tempi brevi sfociare in un (eventuale) licenziamento (come abbiamo già spiegato su Giornalettismo), come chiesto a gran voce da diversi parti politiche in questi giorni. Il primo a chiedere una espulsione in tronco della docente era stato il leader Pd e candidato premier Matteo Renzi che, nel corso della trasmissione Matrix, aveva visto il video delle urla della donna alla manifestazione di Torino. Va oltretutto precisato che l’ufficio per i provvedimenti disciplinari può licenziare il docente soltanto in questi casi: assenze ingiustificate dalla scuola, rifiuto senza motivo valido di un trasferimento disposto dall’amministrazione, falsa attestazione della presenza in servizio e altre false dichiarazioni, reiterazione nell’ambiente di lavoro di gravi condotte aggressive o moleste, condanna penale definitiva in relazione alla quale è prevista l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

(immagine da video di Matrix)

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