Perché l’esito di Miss Universo 2019 questa volta ha molto più valore

Si è conclusa la gara di Miss Universo 2019, e a vincere è stata la 26enne Zozibini Tunzi, arrivata alla finale del concorso rappresentando il Sudafrica. La vittoria di quest’anno però interessa e incuriosisce non solo gli appassionati del genere: si tratta di una grande “prima volta” che testimonia come gli standard di bellezza si stiano evolvendo verso una direzione più inclusiva e meno influenzata dal “white privilege”.

Perché l’esito di Miss Universo 2019 questa volta ha molto più valore

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La 26enne Zozibini Tunzi è stata giudicata la più bella: ha sconfitto le 89 reginette arrivate da tutte il mondo a Miss Universo 2019, aggiudicandosi l’ambita corona. La ragazza che studia Pubbliche Relazioni all’Università di Cape Town non è la prima donna di pelle nera a vincere il concorso, ma è la prima a farlo con i capelli al naturale. «Questa sera essere incoronata come regina, con i mie capelli e la mia pelle esattamente come sono è qualcosa di magico e spero che la mia vittoria possa ispirare le persone ad essere sempre se stesse e a non compromettere mai la propria identità» ha dichiarato Zozibini, dimostrando che oltre ad essere una ragazza di una bellezza straordinaria, ha anche una grande testa. Zozibini è anche un’attivista impegnata da tempo in prima linea nella lotta alla violenza sulle donne, e combatte anche gli stereotipi di genere. Si è fatta notare anche e soprattutto per aver promosso attivamente un ritorno alla “bellezza naturale”, anche per le donne di colore che spesso cercano di modificare il loro aspetto, soprattutto i loro capelli, per assomigliare di più agli standard di bellezza occidentale. Sul podio dietro di lei invece sono Madison Anderson, Miss Porto Rico, e Sofia Aragòn, Miss Messico, arrivfate rispettivamente seconda e terza in classifica.

(Credit Image: © Miss Universe Organization/ZUMA Wire/ZUMAPRESS.com)

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