Mimmo Parisi dice che non è vero che non è presente in Italia, in collegamento dal Mississipi
18/04/2020 di Gianmichele Laino
Si è basata su due punti la difesa di Mimmo Parisi, presidente di Anpal fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle e ‘papà’ del reddito di cittadinanza, in audizione alla Camera dei deputati. L’alto dirigente dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, infatti, doveva rendere conto delle accuse mosse da alcuni parlamentari relativamente alla sua assenza reiterata dall’Italia – Parisi ha la famiglia in Mississipi – e agli elevati costi dei suoi spostamenti in aereo e, nella fattispecie, in business class.
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Mimmo Parisi e l’accusa di non essere presente in Italia dalla quale si difende in videoconferenza dal Mississipi
Sul primo punto, Mimmo Parisi ha detto di essere molto rattristato dal messaggio che è passato: «C’è questa idea che io non sia presente in Italia – ha detto in audizione -. Ma non è vero. Io ho la famiglia in Mississipi, come sapete, e per questo motivo ho anche degli obblighi personali e privati. Ma non lascio la situazione a se stessa in Italia». Il tutto, omettendo un piccolo dettaglio. Anche per rispondere all’audizione alla Camera dei depuatti, il dirigente di Anpal si è collegato in videoconferenza direttamente dal Mississipi, avvalorando in questo modo l’idea di un suo distacco dall’Italia.
Il più grande campione di giustificazioni dopo Jake Blues/John Belushi.
“Sono mortificato dall’idea che si sia creata la percezione che non sono presente in Italia. Non è vero. Io sono presente in Italia”, dice Mimmo Parisi collegato dal Mississippi negli Stati Uniti. pic.twitter.com/l4bKEYMSQK
— Luciano Capone (@lucianocapone) April 17, 2020
Mimmo Parisi e il viaggio in business class a causa del mal di schiena
In secondo luogo, la difesa di Mimmo Parisi riguardava gli elevati costi per i suoi spostamenti: «Anche per il mio predecessore erano previsti i rimborsi per gli spostamenti e per i rientri a casa – ha detto Parisi -. Sul fatto di viaggiare in business class, posso dire che la normativa italiana prevede che per i voli superiori alle 5 ore è possibile viaggiare in business class e che, inoltre, la sua sarebbe un’esigenza dettata da motivi di salute, a causa del mal di schiena. «In ogni caso – ha concluso Parisi -, le spese non ammontano a 70mila euro come è stato detto, ma a 40mila euro».
“Anche il mio predecessore aveva i viaggi pagati per tornare a casa”. Sì, in treno per Milano non in business class per gli Usa. “Io volo in business perché ho mal di schiena. Non è lusso, è salute”. Ma hai speso una barca di soldi! “Solo 40 mila euro”. Grande Mimmo Blues Parisi! pic.twitter.com/iHvhw7BdTs
— Luciano Capone (@lucianocapone) April 17, 2020