Mimmo Lucano dorme in auto: «La macchina sarà la mia casa»

«Non so ancora dove andrò, anzi: ho deciso che non mi trasferirò da nessuna parte. La macchina sarà la mia casa, per il resto cambierò posto tutti i giorni, approfittando delle tante offerte di ospitalità di amici e sindaci. Ma non mi allontanerò mai da Riace. Il mio posto è qui». Parla così Mimmo Lucano, nel primo giorno in cui è costretto a vivere ora lontano dal suo paese. Dopo 14 giorni trascorsi agli arresti domiciliari il sindaco di Riace, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, è stato costretto all’esilio dai giudici del Riesame, obbligato a lasciare il comune. Le sue parole sono state raccolte da Alessandra Ziniti, inviata del quotidiano La Repubblica, a Marina di Caulonia.

Mimmo Lucano lontano da Riace: «La macchina sarà la mia casa»

Lucano si dice fiducioso, nonostante tutto. Nonostante sia a rischio quel modello straordinario di accoglienza da lui costruito nel suo piccolo centro. «Passerà, le cose si sistemeranno e il nostro progetto andrà avanti tornando alle origini. Io non li lascerò soli – dice parlando degli stranieri e della sua gente –. Approfitterò di questo momento di lontananza, delle decine di inviti che sto ricevendo per portare avanti l’idea politica del modello Riace, l’idea della civiltà dei rapporti umani contro quella della barbarie». Ieri il sindaco è uscito di casa prima dell’alba per evitare giornalisti e telecamere. Ora la sua abitazione è un veicolo, una Giulietta blu elettrico. Dentro – racconta ancora Repubblica – c’è un borsone per il cambio, una coperta, qualche libro, l’ordinanza di custodia cautelare.

 

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«Non sapevo dove andare – ha raccontato Lucano –, avevo appuntamento con l’avvocato in mattinata, così sono andato a Locri e ho dormito 4 ore in macchina aspettandolo. Il resto della mattina se n’è andato a farmi spiegare bene cosa posso e non posso fare, da dove posso e non posso passare. E da Riace non posso passare proprio».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MARCO COSTANTINO)

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