Milly Carlucci non vuole condurre Ballando con le Stelle dopo la morte di Fabrizio Frizzi, la Rai dice no

30/03/2018 di Redazione

Milly Carlucci non vorrebbe condurre Ballando con le Stelle sabato 31 marzo, a causa del dolore ancora sconvolgente per la morte di Fabrizio Frizzi. La conduttrice aveva esternato questo sentimento in una intervista al Corriere della Sera concessa dopo il funerale del suo amico, durante il quale è apparsa molto commossa mentre leggeva la preghiera degli artisti in suo ricordo.

Milly Carlucci non vuole condurre Ballando con le Stelle dopo la morte di Fabrizio Frizzi, la Rai dice no

«Sinceramente non me la sento di andare in onda. In questi giorni, nelle prove, c’è un intero gruppo che soffre per un amico. Tutti lo conoscevano, e così il mio sentimento è moltiplicato da tutti, come un’onda che sbatte contro gli scogli e ti torna addosso. Se mi si chiede cosa vorrei, rispondo che vorrei stare nel mio angolo e poter piangere. Purtroppo è l’azienda che decide e io farò quello che mi chiederanno», aveva detto a Chiara Maffioletti.  Il Corriere della Sera, in un articolo di Renato Franco e Chiara Maffioletti, riporta l’irritazione della Rai per la richiesta della conduttrice, arrivata in via informale, e non comunicata in modo ufficiale.

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«La Rai è ferma sulle sue decisioni… A viale Mazzini non l’hanno presa bene: i corridoi sussurrano di qualche malumore nei confronti della conduttrice, mentre ufficialmente si fa sapere che non è comunque arrivata una richiesta formale da parte di Milly, e se anche arrivasse la risposta sarebbe che Ballando non chiude per lutto», scrive il Corriere.

 

La Rai ha sospeso l’Eredità dopo la morte del suo conduttore; il programma riprenderà il 3 aprile, condotto da un grande amico di Fabrizio Frizzi come Carlo Conti. Milly Carlucci era molto legata a Frizzi, con il quale aveva intrecciato una profonda amicizia a partire dal grande successo di “Scommettiamo che” negli anni novanta, come raccontato nell’intervista di ieri al Corriere della Sera.

Foto copertina: ANSA/CLAUDIO ONORATI/on

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