Militante di CasaPound picchiato a Livorno: «Con lui c’era la compagna incinta»

01/03/2018 di Redazione

Badate bene: quello che sta succedendo non è normale. Il livello dello scontro politico – che in questi ultimi mesi si sta sempre più estremizzando – potrebbe causare delle conseguenze drammatiche. Un segnale è arrivato questa mattina da Livorno: un militante di CasaPound Italia – che stava facendo operazioni di attacchinaggio di manifesti – è stato aggredito da un gruppo di quattro persone incappucciate. La circostanza è stata confermata dai carabienieri.

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MILITANTE CASAPOUND AGGREDITO, IL COMUNICATO

Ad annunciare le modalità dell’agguato è stato lo stesso Simone Di Stefano – leader di CasaPound Italia – sulla pagina Facebook del movimento della tartaruga.

«È incredibile quello che sta accadendo in Italia – ha affermato Di Stefano -. Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità. Al nostro militante gravemente ferito, va la più totale solidarietà e vicinanza del movimento».

MILITANTE CASAPOUND AGGREDITO, SI ALZA IL LIVELLO DELLO SCONTRO

Secondo la versione fornita da CasaPound, il militante sarebbe stato aggredito alla presenza della compagna incinta che lo stava aspettando in macchina. Secondo il comunicato ufficiale, gli uomini incappucciati avrebbero anche sfondato i finestrini dell’automobile con i loro bastoni. Le ferite riportate dal militante di CasaPound, a quanto pare, sarebbero state piuttosto gravi, dal momento che è stato trasportato in pronto soccorso in codice rosso e che hanno interessato gli occhi.

Non è il primo episodio del genere: soltanto qualche giorno fa, un altro militante di estrema destra (questa volta di Forza Nuova) era stato aggredito a Palermo; ma anche un volontario di Potere al Popolo di Perugia aveva subito la stessa sorte. Insomma, i segnali ci sono e sono davvero preoccupanti.

(FOTO: ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

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