Milano dice no ai taser: «Noi tuteliamo e difendiamo i diritti della persona»

Le pistole taser non verranno date in dotazione alla polizia urbana di Milano. Questa la decisione votata in Consiglio Comunale in contrasto con il decreto sicurezza di Matteo Salvini. La proposta presentata da sinistra progressista è stata approvata con 22 voti favorevoli su 27.

Milano dice no ai taser: «Noi tuteliamo e difendiamo i diritti della persona»

Milano dice no alle pistole taser previste dal decreto sicurezza. Il documento presentato da Sinistra Progressista in Consiglio Comunale ha ricevuto 22 voti favorevoli su 27, con Lega e Forza Italia che hanno votato contro e l’astensione del Movimento 5 Stelle. La motivazione con la quale il capoluogo lombardo andrà in direzione opposta a quella stabilita dal decreto sicurezza è che «la città di Milano promuove e tutela i diritti fondamentali della persona che verrebbero lesi con l’uso del taser e con i suoi effetti altamente nocivi e rischiosi per la salute». L’ordine del giorno continua citando anche uno studio di Amnesty International che denuncia la morte di oltre 500 persone negli Usa – dove la pistola taser è in dotazione alle forze dell’ordine da diversi anni – nel solo anno tra il 2011 e il 2012 proprio per l’utilizzo delle pistole elettriche, stabilendo quindi un rapporto di causa-effetto tra le scariche del dispositivo e i decessi. Dati che sono stati sufficienti al Consiglio Comunale e al sindaco per decidere di non consegnare nelle mani degli agenti questi «dispositivi particolarmente pericolosi, specie nei confronti dei soggetti più vulnerabili, e lesivi dei diritti fondamentali della persona il cui utilizzo distrarrebbe la Polizia Locale dai compiti che le sono propri e senza l’assolvimento dei quali la vivibilità della città risulterebbe fortemente compromessa».

(Credits immagine di copertina: ANSA / CIRO FUSCO)

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