Microsoft ha registrato tentativi di intrusione da parte di hacker russi in 42 Paesi

Secondo quanto riportato, i russi hanno dato priorità ai governi, specialmente tra i membri della NATO

24/06/2022 di Clarissa Cancelli

Dall’inizio della guerra, Microsoft ha registrato tentativi di intrusione da parte di hacker russi in 128 organizzazioni di 42 Paesi al di fuori dall’Ucraina. Secondo quanto riportato, i russi hanno dato priorità ai governi, specialmente tra i membri della NATO. Ma non solo, sono stati presi di mira anche think tank, organizzazioni umanitarie, società tecnologiche, fornitori di energia e altre infrastrutture critiche. Queste operazioni hanno “avuto successo il 29% delle volte. Un quarto di queste intrusioni andate a buon fine ha portato all’esfiltrazione confermata dei dati di un’organizzazione”.

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Microsoft: cyberspionaggio russo in 42 Paesi

«Con il progredire della guerra in Ucraina – si legge – le agenzie russe stanno concentrando le loro operazioni di cyber-influenza su quattro distinti destinatari. Stanno prendendo di mira la popolazione russa con l’obiettivo di sostenere lo sforzo bellico, la popolazione ucraina con l’obiettivo di minare la fiducia nella volontà e capacità del Paese di resistere agli attacchi russi. Stanno prendendo di mira le popolazioni americane ed europee con l’obiettivo di minare l’unità occidentale e deviare le critiche sui crimini di guerra militari russi. E stanno iniziando a prendere di mira le popolazioni dei paesi non allineati, potenzialmente in parte per avere il loro sostegno alle Nazioni Unite e in altri luoghi». Microsoft poi avverte: «come parte di una nuova iniziativa, stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale, nuovi strumenti di analisi, set di dati più ampi e uno staff di esperti in crescita per monitorare e prevedere questa minaccia informatica. Utilizzando queste nuove capacità, stimiamo che le operazioni di influenza informatica russa abbiano aumentato con successo la diffusione della propaganda russa dopo l’inizio della guerra del 216% in Ucraina e dell’82% negli Stati Uniti». Proprio gli Usa sono stati l’obiettivo numero uno, ma le attività hanno preso di mira anche Polonia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Turchia. Secondo Microsoft, tali attacchi potranno essere contrastati solo attraverso una collaborazione tra pubblico e privato. Governi, aziende, organizzazioni non governative e università devono dunque collaborare per proteggere le infrastrutture critiche e i cittadini.

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