Le vittime dei presunti abusi di Michael Jackson potranno fare causa alle sue compagnie

Dopo l’uscita del documentario Leaving Neverland, ultimo punto della controversa vicenda che vedrebbe Michael Jackson orco e pedofilo aver abusato di una serie di bambini, arriva un nuovo sviluppo a livello processuale. In base a una nuova legge dello stato della California entrata in vigore il 1° gennaio 2020 due delle presunte vittime, Wade Robson e James Safechuck potrebbero ora procedere e fare causa a due delle compagnie del cantante, deceduto nel 2009.

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La possibilità di denunciare un abuso sessuale subito da minori si estende fino a 40 anni

Wade RobsonJames Safechuck potranno domandare formalmente un risarcimento alle compagnie di Michael Jackson per via dei presunti abusi di cui entrambi sarebbero stati vittima tra i 7 e i 10 anni. I fatti risalgono a un periodo compreso tra gli anni ’80 e i primi anni ’90. Dopo l’uscita del documentario Leaving Neverland nel 2019, che vede come suo fulcro le storie di questi due uomini, le polemiche sul caso si sono nuovamente aperte. La famiglia di Michael Jackson ha definito il lungometraggio come un “pubblico linciaggio“. Se fino al 2019 veniva data la possibilità in California di denunciare gli abusi subiti da minori fino al 26esimo anno di età della vittima, a partire da quest’anno il limite è stato portato a 40 anni. Questo significa che Wade Robson, che ha 37 anni, dovrebbe poter procedere legalmente e ottenere – qualora vincesse la causa – un risarcimento dalle compagnie di Michael Jackson.

L’avvocato di Michael Jackson: «Assurdo volersi rifare sui suoi dipendenti»

Come dichiarato da Vince Finaldi, avvocato di entrambe le presunte vittime, «Siamo lieti di sapere che la corte abbia riconosciuto la maggiore protezione che lo stato della California ha deciso di fornire a chi è vittima di abusi sessuali riconoscendo la nuova legge». Diverso, ovviamente, il parere di Howard Weitzman, uno degli avvocati di Jackson. Secondo lui, infatti, questo riconoscimento da parte della corte darà la possibilità di rifarsi sugli impiegati di Michael Jackson, i quali non hanno alcuna colpa di abusi sessuali «che non sono mai avvenuti».

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