Meta testa le nuove reazioni degli avatar nelle stories di Instagram

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L’abbigliamento digitale degli avatar sta diventando di tendenza, tant'è che Snapchat già offre vari articoli digitali per vestire i propri personaggi

Un elemento significativo della spinta al metaverso di Meta è l’utilizzo degli avatar digitali in vari modi. Perché? Perché l’avatar cerca di trasformare le rappresentazioni virtuali in mezzi di interazione più comuni, quotidiani. La piattaforma principale rimane  sì la realtà virtuale, con vari utenti che interagiscono tra loro per mezzo dei loro proxy da cartone animato in spazi completamente immersivi, ma Meta vuole anche permettere agli utenti non VR di interagire allo stesso modo, con i personaggi che scelgono a rappresentazione di sé e che diventano un’estensione della loro personalità e presenza. Dopo aver introdotto gli avatar su Facebook e su Messenger, ora Meta lancia le reazioni degli avatar nelle storie Instagram per coinvolgere più utenti sul web.



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Reazioni degli avatar nelle storie di Instagram: ecco la novità Meta

Come far partecipare anche gli utenti non VR? Rendendo i suoi avatar più personalizzabili e particolari. Ragion per cui Meta sta implementando gli avatar 3D su Facebook, Messenger ed ora permetterà alle persone di utilizzare i propri avatar personalizzati anche nelle storie di Instagram e nei Direct della piattaforma social. Il 31 gennaio scorso Meta pubblicava sul suo blog questo comunicato: «L’anno scorso abbiamo revisionato gli avatar in VR per renderli più espressivi, più personalizzabili e più diversificati, ma sapevamo che era solo l’inizio. Da allora abbiamo lavorato sodo, espandendo gli Avatar in modo che riflettano meglio i miliardi di persone uniche su questo pianeta. Oggi andiamo oltre, aggiungendo nuove forme del viso e dispositivi di assistenza per le persone con disabilità. Aggiungeremo anche magliette a tempo limitato per i fan della NFL per vestire i loro avatar e celebrare le loro squadre preferite. Stiamo iniziando a distribuire i nostri avatar 3D aggiornati su Facebook e Messenger e per la prima volta su Instagram Stories e DM. A partire da oggi, le persone negli Stati Uniti, in Canada e in Messico possono presentarsi come sé virtuali attraverso le app tramite adesivi, post di feed, immagini del profilo di Facebook e altro ancora. VR e Quest sono parti fondamentali della nostra visione del metaverso , ma vediamo il metaverso come un mondo digitale interconnesso, che unisce VR e AR, oltre a piattaforme più familiari come il telefono e il computer. Il lancio di avatar sulle nostre piattaforme è un primo passo per renderlo realtà. Ci auguriamo che il tuo nuovo io virtuale ti permetta di essere rappresentato online nel modo che desideri, che si tratti di amici e familiari, della tua comunità locale o oltre».



I nuovi avatar 3D di Meta sono ora sempre più personalizzabili per renderli più simili alle persone reali che rappresentano. La società, poi, ha deciso di aggiungere anche funzionalità di personalizzazione più inclusive, tra cui impianti cocleari, apparecchi acustici e sedie a rotelle, dando a più persone la possibilità di rappresentarsi e riconoscersi nelle sue app. E ora Meta sta compiendo nuovi passi, con alcuni utenti che ora sono in grado di vedere le reazioni degli avatar come opzione nelle storie di Instagram.

Alcuni utenti ora riescono a vedere un nuovo prompt per utilizzare le reazioni «Emoji» o «Avatar» alle storie. Toccando l’opzione «Avatar», l’utente verrà indirizzato a creare il proprio personaggio avatar personalizzandolo come meglio crede (se non l’ha già fatto) prima che gli venga presentata una serie di risposte adesive personalizzate. Meta sta cercando, in questo modo, di convincere più utenti a creare personaggi personalizzati, e questo per coinvolgere gli utenti a sentirsi, nei comportamenti dei loro avatar, più a loro agio. Meta vuole che queste rappresentazioni diventino il modo in cui ogni persona si rappresenta online. L’interazione dentro a questi mondi virtuali, o nel metaverso, è ovviamente ciò su cui Meta sta puntando di più, ma l’implementazione più ampia di personaggi digitali personalizzati introdurrà anche nuove opportunità alla società stessa per vendere oggetti virtuali all’interno dei suoi spazi in evoluzione. Per esempio, la concorrente piattaforma social Snapchat già possiede una gamma di articoli sponsorizzati dall’azienda disponibili per i suoi personaggi avatar Bitmoji, permettendo ai suoi utenti di vestire i propri avatar in Adidas, Nike e altri marchi famosi.

Al momento, non è previsto alcun costo per vestire il proprio personaggio con queste variazioni di abbigliamento digitali, ma è probabile che la futura espansione dell’utilizzo degli avatar porterà ad una maggiore richiesta di oggetti esclusivi e personalizzazioni, e così le piattaforme potrebbero decidere di addebitare costi per accedere a vestiari e personalizzazioni di prestigio nel mondo virtuale.