Il ministero della Giustizia russo ha aggiunto Meta tra le organizzazioni estremiste

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Ha ricalcato in questo modo una decisione che era stata già avallata dal tribunale russo e dal Rosfinmonitoring

È in corso una vera e propria battaglia diplomatica, sin dallo scoppio della guerra in Ucraina, tra Meta – l’azienda proprietaria di Facebook e di Instagram – e la Russia. Nei giorni immediatamente successivi all’invasione dell’Ucraina e alle prime bombe cadute su Kiev, l’azienda di Mark Zuckerberg aveva provveduto a interrompere i propri servizi all’interno dei confini russi. Ciò aveva portato i cittadini del Paese a fruire dei social network di Meta attraverso delle VPN o – comunque – a esprimere un contenuto dissenso rispetto a quella che era percepita – insieme a tante altre prescrizioni – una chiusura del mondo occidentale. Meta, dal canto suo, per un breve periodo di tempo aveva permesso – senza attuare la moderazione necessaria in questi casi – ai suoi utenti di offendere e di utilizzare un linguaggio improprio nei confronti dei russi, del presidente Vladimir Putin e dell’esercito di Mosca. Da quel momento in poi, si è segnato davvero il punto di non ritorno tra l’azienda di Big Tech e il Cremlino.



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Meta organizzazione estremista: la decisione del ministero della Giustizia

Il fatto di non aver moderato i contenuti relativi alla popolazione russa ha portato un tribunale del Paese a dichiarare Meta una organizzazione estremista già nel mese di marzo. La stessa decisione, mesi dopo, è stata confermata dal Rosfinmonitoring, il Servizio federale russo che si occupa di monitorare le transazioni finanziarie. Le precedenti decisioni avevano incontrato l’opposizione di Meta, che aveva presentato ricorso.



Tuttavia, adesso, arriva un’altra doccia fredda per l’azienda di Mark Zuckerberg: questa volta è direttamente il ministero della Giustizia – secondo quanto riportato dal media russo Kommersant – a dichiarare Meta una organizzazione estremista. Al momento, non sono arrivati commenti da Menlo Park. L’impressione, tuttavia, è che Facebook dovrà continuare a fare i conti con questa situazione di ostilità da parte della Federazione russa. Sarà molto difficile, anche dopo l’eventuale conclusione della guerra in Ucraina, che si possa ripristinare un dialogo costruttivo tra l’azienda di Mark Zuckerberg e Mosca.