Meta ha bloccato sei agenzie di sorveglianza con l’accusa di aver spiato 50 mila utenti

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Sono sei le agenzie di sorveglianza finite nel mirino di Meta per aver spiato decine di migliaia di utenti Facebook e Instagram

Meta ha fatto sapere – con l’ausilio di un rapporto interamente dedicato alla questione – che sono sei le agenzie escluse da tutte le sue piattaforme dopo una serie di evidenze emerse. Meta blocca agenzie sorveglianza perché sarebbe stato accertato che 50 mila dei suoi utenti sono stati spiati sia su Facebook che su Instagram.  «Mentre i mercenari informatici spesso sostengono che i loro servizi e surveillanceware sono destinati a concentrarsi solo su criminali e terroristi – si legge nel rapporto stilato in merito – le nostre indagini, i ricercatori indipendenti, i nostri colleghi del settore e i governi hanno dimostrato che il targeting è davvero indiscriminato».



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Meta blocca agenzie sorveglianza che spiano utenti precisi

Chi sono gli utenti presi di mira in oltre cento paesi nel mondo secondo le ricerche di Meta? «Giornalisti, dissidenti, critici dei regimi autoritari, famiglie dell’opposizione e attivisti dei diritti umani». A tutti questi soggetti sparsi nel mondo intero e potenzialmente coinvolti nella sorveglianza è stata inviata una notifica. Oltre alle sei società di sorveglianza coinvolte – BelltroX, Cytrox, CobWebs Technologies, Bluehawk CI, Cognyte, e Black Cube -, Meta ha bandito dalle sue piattaforme anche una rete di profili falsi manipolati da un’«entità sconosciuta» con sede in Cina e che probabilmente corrisponde a «forze dell’ordine nazionali in Cina». Tutti questi hanno violato le regole del servizio in maniera talmente grave da essere stati banditi da tutte le piattaforme. Come agivano le agenzie di sorveglianza? Sfruttando le reti di profili falsi allo scopo di entrare in gruppi e comunità chiuse in modo da poter tenere sotto controllo determinati soggetti (in particolare giornalisti e attivisti).



La maggior parte delle aziende ha sede in Israele

Dei nomi che Facebook ha fatto, la maggior parte ha sede in Israele – sottolinea Gizmondo – e tutte sono state coinvolte in scandali più o meno grandi rispetto alla violazione della privacy. La BelltroX, che ha sede in India, è stata accusata di hack-for-hire nei confronti di attivisti per l’ambiente, giornalisti, politici e banchieri. Cytrox, con sede in Macedonia del Nord, è nota per aver creato uno spyware in grado di infiltrarsi negli smartphone in maniera simile a Pegasus della NSO. Tra le agenzie israeliane, la più nota è Black Cube -composta da ex membri del Mossad – dei cui servigi si è avvalso Harvey Weinstein nel 2016 per spiare le vittime dei suoi abusi sessuali e i giornalisti che indagavano in merito alla questione.