Meloni a Mattarella: «Non sia il notaio del patto delle poltrone»

28/08/2019 di Enzo Boldi

Nulla di nuovo rispetto alla scorsa settimana. La consultazione tra Giorgia Meloni e Sergio Mattarella, nel turno dedicato a Fratelli d’Italia, non ha fatto altro che ribadire la posizione della destra italiana nei confronti della passata crisi di governo e la formazione di una nuova maggioranza con colori diversi rispetto alla precedente. Meloni ha ribadito al presidente della Repubblica la volontà di andare immediatamente al voto, lanciando poi anche un monito ai giornalisti nel corso della breve conferenza stampa successiva all’incontro al Quirinale: «Il giorno della fiducia, noi saremo in piazza e invitiamo tutti gli italiani a protestare».

«Abbiamo ribadito la nostra posizione chiara e semplice. Per noi l’unico o sbocco possibile è lo scioglimento immediato delle Camere ed il ritorno alle urne – ha dichiarato alla stampa Giorgia Meloni al termine del suo incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica -. Abbiamo chiesto a Mattarella di valutarlo anche nel caso in cui M5S e Pd confermassero la loro volontà di procedere verso il ‘patto della poltrona’, che è un inganno».

Consultazioni, il turno di Fratelli d’Italia

«Abbiamo sentito parlare solo di poltrone e non di programmi – ha proseguito Giorgia Meloni davanti ai giornalisti nella sala stampa del Quirinale -, con una serie di stop che dimostrano la capacità di sopportazione delle due forze politiche. Sarà un altro governo destinato a durare pochi mesi, a litigare e caratterizzato dalla instabilità. La stabilità ci sarebbe se si andasse a votare».

Giorgia Meloni chiama gli italiani alle proteste di piazza

Posizioni note, così come l’annuncio già fatto nei giorni scorsi che, però, viene ribadito con veemenza anche ai microfoni del Quirinale: «Il Presidente Mattarella sa bene di non avere obbligo costituzionale alcuno di dare il via libera a un governo, lo dico con umiltà, e di non farsi notaio di un patto delle poltrone – ha proseguito Giorgia Meloni -. Se questo governo dovesse nascere scenderemo in piazza. Invitiamo gli italiani a piazza Montecitorio nel giorno della fiducia perché vorremmo dare voce agli italiani. L’invito è per tutti, anche per i militanti delusi di quei partiti che si stanno accordando».

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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