Melania Trump ha davvero “trollato” il marito?

«I social media possono essere usati in molti modi positivi, ma possono anche essere distruttivi e dannosi se usati in modo errato». Parole sante. Peccato che se a dirle è Melania Trump, qualche sopracciglio si alza. Non a caso, visto che il marito ha dato della «cagna» alla sua ex assistente proprio su twitter solo una settimana fa.

Melania Trump e il cyberbullismo, il lancio di “Be Best” e la frecciatina al marito

La First Lady ha lanciato la campagna “Be Best” – traducibile come “sii migliore” – per sensibilizzare i cittadini sull’uso dei social network, per proteggere gli utenti più fragili e sopratutto i bambini. «È fondamentale “essere i migliori”, abbiamo il ruolo di diventare una figura di riferimento  per insegnare alla prossima generazione come comportarsi in modo sicuro e positivo in un ambiente online» ha dichiarato Melania parlando a Rockville, nel Maryland. Il grande elefante nella stanza nel sentire queste parole è il comportamento del marito proprio sui social network. Donald Trump è famoso per i suoi tweet spesso razzisti, sessisti e decisamente sopra le righe. Uno degli ultimi, è stato quello in cui commentava positivamente il licenziamento di Omarosa definendola «dog». Forse per questo Melania ha pronunciato anche la seguente frase: «Ammettiamolo: molti bambini sono più consapevoli dei benefici e delle insidie ​​dei social media rispetto ad alcuni adulti – ha continuato – Ma dobbiamo  fare tutto il possibile per fornire loro informazioni e strumenti per comportarsi online in maniera sicura». Insomma, un bambino ne saprebbe di più del Presidente degli Stati Uniti.

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Melania Trump e il cyberbullismo, le speculazioni

Immediatamente sono fioccati i commenti di diversi giornalisti americani. Poppy Harlow, giornalista della CNN, ha subito sollevato l’abitudine del presidente proprio a comportarsi da bullo su Twitter aggiungendo che alla First Lady era stato fatta notare una certa incongruenza già a Marzo, ma lei aveva risposto «so che le persone sono scettiche sul fatto che io parli di questo problema, ma questo non mi ha fermato nel passato e non mi fermerà adesso». Che la frase “alcuni adulti” sia un velato riferimento a The Donald lo ha detto anche la collaboratrice della CNN Kate Andersen Brower, autrice del libro First Women: The Grace e Power of America’s Modern First Ladies. «È sicuramente un messaggio chiaro e tondo – ha commentato Brower – Spesso Melania aveva invitato Donald ad essere meno aggressivo nei suoi tweet, e non è un caso che abbia deciso di promuovere questa campagna consapevole delle accuse di ipocrisia»

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Melania Trump e il cyberbullismo, «concentriamoci sui contenuti, non sui destinatari»

Che la moglie del Presidente lanci una frecciatina di questo tipo, non è accettabile alla Casa Bianca. Pare che Donald Trump stesso l’avesse scoraggiata dal promuovere una campagna simile. Che il riferimento fosse intenzionale o meno, la portavoce Stephanie Grisham ha deciso di intervenire con una lettera al New York Times, dove ha ribadito che Melania «è una donna indipendente e sta facendo le cose a modo suo». Ovviamente la smentita è passata anche attraverso dei tweet. Sul social Grisham ha invitato ad evitare le speculazioni: «Piuttosto che analizzare le sue dichiarazioni, concentriamoci sugli innumerevoli bambini che lottano con il bullismo ogni giorno». Sempre Grisham ha poi twittato che si tratta di «una campagna sincera pensata per aiutare i bambini con alcuni dei numerosi problemi che affrontano al giorno d’oggi» rispondendo al dubbio twittato dal giornalista Chris Cillizza, che si chiedeva se effettivamente Melania avesse “trollato” il marito o fosse assolutamente inconsapevole di ciò che le accade intorno. Excusatio non petita..

(credit immagine di copertina: Photo by Olivier Douliery/ Abaca Press)

 

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