La sovraesposizione dei media ha “convinto” Mauro da Mantova a gesti sempre più estremi?

Era ospite ricorrente del programma radiofonico de La Zanzara. La provocazione, a volte, arrivava alle estreme conseguenze

11/12/2021 di Gianmichele Laino

Altra domanda che si inserisce nell’ormai ricorsivo dibattito sull’opportunità di concedere spazio ai no-vax in spazi di informazione o di intrattenimento che sono punti fermi per la costruzione dell’opinione pubblica in Italia. La Zanzara, il programma radiofonico di David Parenzo e di Giuseppe Cruciani su Radio 24, rappresenta sicuramente uno spazio di informazione e intrattenimento che, nel corso degli anni, è diventato un vero e proprio brand. Spesso, tra gli ospiti ricorsivi dell’ultimo periodo, c’era Mauro da Mantova, al secolo Maurizio Buratti, un no-vax convinto che spesso si lasciava andare a veri e propri monologhi complottisti nel corso della trasmissione.

LEGGI ANCHE > La bufala dei neonati figli di donne vaccinate che camminano dopo 3 mesi

Mauro da Mantova e il ricovero grave per Covid-19

Attualmente, le condizioni di Mauro da Mantova sono estremamente gravi. Ammalato di Covid-19, non risponderebbe alle cure dei medici dell’ospedale di Borgo Trento, dove è ricoverato in terapia intensiva. Qualche giorno prima del ricovero, aveva telefonato in trasmissione sostenendo di essere «in supermercato, a starnutire, senza mascherina e con la febbre a 38». Una provocazione estrema che, nonostante la censura in diretta dei protagonisti della trasmissione La Zanzara, sembra essere il gesto di chi desidera spostare sempre più avanti l’asticella per poter raccogliere l’interesse da parte dei media.

A quanto pare, è stato proprio Giuseppe Cruciani a convincere l’ascoltatore seriale di Radio 24 a farsi ricoverare. Mauro da Mantova si sarebbe recato in auto – nonostante una saturazione bassissima – all’ospedale di Borgo Trento, perché a Mantova «c’erano troppi comunisti». La diagnosi e il ricovero sono arrivati di conseguenza.

Al di là della singola convinzione personale, azioni dimostrative come quelle di entrare in supermercati per “tossire” potrebbero mettere in pericolo diverse persone che, magari, del circo mediatico non sanno niente. Un tentativo di esporsi per poter costituire “una notizia” potrebbe essere costato caro. E allora la domanda torna a essere nuovamente presente: vale la pena lasciare spazio in tv o in radio a persone che, pur di apparire, non esitano a “spararla grossa”?

FOTO dal prime time del Tg4

Share this article
TAGS