Maurizio Sarri e Jeremy Corbyn: una proposta di parallelismo
14/07/2018 di Gianmichele Laino
Non è forse un caso che Maurizio Sarri sia arrivato a Londra proprio mentre Jeremy Corbyn guidava la protesta di 100mila britannici contro Donald Trump in visita oltre Manica. La rivoluzione del calcio incontra idealmente quella labour proposta da uno dei più carismatici leader della sinistra europea. La gente in piazza, in una vera e propria marea umana. Le idee di bellezza su un terreno verde per ricordarci che, in questo mondo di drammi, c’è ancora spazio per l’emozione.
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Maurizio Sarri e Jeremy Corbyn, cos’hanno in comune
È forse sin troppo facile mettere allo specchio Maurizio Sarri, condottiero ideale della sinistra calcistica unita, e il sempre più sorprendente Jeremy Corbyn, ora che i due condivideranno lo stesso territorio e percorreranno le stesse strade. Come in un incrocio di destini.
Nella giornata di ieri, l’ex tecnico del Napoli ha firmato il suo contratto con il Chelsea, entrando di fatto nel tempio del calcio che conta. Stamford Bridge lo ha accolto in silenzio e lui ne ha misurato l’intensità.
Maurizio Sarri e Jeremy Corbyn, hard fought and hard won
Nelle urla di acclamazione – fragoroso ossimoro – di Trafalgar Square, quasi contemporaneamente, Corbyn scandiva tutte le motivazioni che qualsiasi essere umano dovrebbe prendere in considerazione per opporsi duramente alle politiche d’odio populiste di Donald Trump (e di qualsiasi suo omologo). Il suo «hard fought and hard won», ripetuto all’infinto per risvegliare l’attenzione della folla, ha avuto la stessa ossessiva efficacia di un triangolo Jorginho-Hamsik-Koulibaly per uscire con eleganza dal pressing dell’avversario.
Our message today to President Donald Trump was: We’re united in our hope for a world of justice not division.#TrumpProtest #TrumpVisitsUK pic.twitter.com/aJRQtO2vwP
— Jeremy Corbyn (@jeremycorbyn) 13 luglio 2018
E anche se Sarri non avrà più quell’impronta proletaria che la maglia (o, meglio, la tuta) del Napoli gli lasciava addosso, anche se il mister entrerà a far parte di uno dei club più ricchi d’Europa, il fascino del suo messaggio di gioia e rivoluzione – come recita lo slogan di un ormai celebre account social – acquisice nuova linfa proprio grazie alla sua prossimità con Corbyn.
L’Italia li rimpiange, sia l’uno, sia l’altro. Mancherà la sinistra bellezza del giropalla a due tocchi. Manca da troppo la sinistra tout court nell’agone politico. Hard fought, hard won, mister Sarri. Hard fought, hard won, Jeremy Corbyn. Siempre.