La notizia più bella di oggi: Mattia, il paziente 1, è uscito dalla terapia intensiva

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È stato il primo caso di italiano positivo sul territorio nazionale

Mattia di Codogno, il paziente 1 di questo coronavirus all’italiana, è uscito dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Pavia. Gli sono stati tolti i tubi che lo hanno collegato, per 18 giorni, ai macchinari per la ventilazione artificiale. Dopo un periodo di tempo che è sembrato lunghissimo, il paziente da cui tutto è iniziato può tornare lentamente a percorrere il sentiero della riabilitazione.



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Mattia di Codogno, il paziente 1, è fuori dalla terapia intensiva

Un risultato importantissimo, tra i primi comunicati dall’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera, che ha rivendicato quanto accaduto quasi come un successo personale. Il paziente 1 è strategico. Era fondamentale salvarlo, non soltanto per dare le cure fondamentali a una persona che ne aveva bisogno, ma anche per dare un segnale a tutti i contagiati d’Italia. Mattia di Codogno non è ancora guarito, sia chiaro. Ma la sua uscita dal reparto di terapia intensiva è un punto di svolta verso il miglioramento delle sue condizioni di salute.



38 anni, Mattia di Codogno è uno dei pazienti ‘giovani’, di quelli che – nella vulgata comune – vengono attaccati di meno dal virus. Ma si tratta di un falso mito: la sua storia, più di quella di ogni altro, insegna come il virus possa essere violento anche con persone under 60 e come possa essere difficile da combattere anche per i soggetti che non hanno malattie pregresse e che sono addirittura atletici (il paziente 1 era famoso nella sua cittadina per aver partecipato a diverse manifestazioni podistiche e giocava anche a calcio a livello dilettantesco).

La moglie di Mattia, incinta all’ottavo mese e anche lei positiva al coronavirus, era stata dimessa qualche giorno fa. Le sue condizioni sono sempre state migliori rispetto a quelle del marito.