Avvelenò i parenti con il tallio: assolto

19/11/2018 di Redazione

Mattia Del Zotto avvelenò con il tallio i due nonni e una zia. Successivamente affermò di aver punito gli impuri. Ora, a distanza di un anno da quel drammatico episodio che fece trattenere il fiato ai cittadini della Brianza, a Nova Milanese, il 28enne è stato assolto perché dichiarato completamente incapace di intendere e volere. Dovrà trascorrere i prossimi 10 anni all’interno di una struttura psichiatrica.

La decisione del tribunale di Monza su Mattia Del Zotto

La decisione è stata presa dal tribunale di Monza, attraverso Patrizia Gallucci, giudice per l’udienza preliminare. Mattia Del Zotto aveva utilizzato il tallio proprio come uno degli assassini dei gialli di Agatha Christie. Il pm aveva chiesto per lui l’ergastolo, dal momento che alcuni risultati di diverse perizie psichiatriche disposte su di lui avevano dato degli esiti contrastanti.

Il giudice, invece, ha optato per quest’altra soluzione, che va nella direzione completamente opposta rispetto a quella chiesta dall’accusa. In tribunale si erano costituiti parte civile del processo anche alcuni parenti di Mattia Del Zotto: alcuni di questi erano addirittura stati avvelenati ed erano scampati alla morte, pur conseguendo – allo stesso modo – dei danni permanenti o semipermanenti al sistema nervoso, a causa dell’avvelenamento da tallio.

Le parole dei parenti di Mattia Del Zotto

Nei mesi scorsi, all’apertura del processo, alcuni familiari avevano affermato di aver perdonato il proprio parente, nonostante il grande dolore che aveva causato alla famiglia. Il tallio veniva sciolto all’interno di bevande come le tisane e venivano somministrati ai parenti: in questo modo hanno perso la vita Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana e Patrizia Del Zotto.

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