Il post dell’opinionista che prima chiede al capo dell’Esercito di deporre Conte e poi si scusa
23/03/2020 di Gianmichele Laino
Una giornata, quella di ieri, caratterizzata dalle parole fortissime di un opinionista – tra le altre testate anche de La Verità – che attraverso un suo post sui social network si era appellato al Capo di Stato maggiore dell’Esercito, Salvatore Farina, affinché potesse deporre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e potesse quindi prendere il comando nella gestione dell’emergenza coronavirus. Matteo Vallero è stato fortemente criticato sui social network per queste parole. E subito dopo ha rimosso il suo post, chiedendo scusa per le parole utilizzate.
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Matteo Vallero e il post sull’esercito
Secondo Matteo Vallero, il capo dell’Esercito dovrebbe sostituirsi al governo visto che «non è in grado di porre rimedio». Il post si concludeva con un invito al generale Salvatore Farina, affinchè potesse intervenire subito.
Qualche ora dopo, vista la gravità delle parole utilizzate, l’opinionista è intervenuto per scusarsi: «È facile dare sfogo alle emozioni sui social – ha scritto -, senza riflettere sulla sensibilità delle persone che ci leggono, anche se mi rendo conto benissimo che il mio ruolo e la mia visibilità me lo imporrebbe. Pertanto faccio a tutti le mie sentite scuse, per il post che ho pubblicato ieri sera, se ho offeso qualcuno o urtato le sue sensibilità, non era mia intenzione e ne sono desolato». Matteo Vallero ha affermato di aver parlato a titolo personale e di aver rimosso il post proprio per comprovare le sue buone intenzioni.
Abbiamo riportato questa vicenda perché da qualche giorno assistiamo, soprattutto sui social network, a dichiarazioni dalla forte impronta militaristica che, in questa fase difficilissima per la storia del Paese, porterebbero a ipotizzare una diversa gestione della democrazia italiana rispetto ai canoni previsti dalla Costituzione. Nel week-end c’erano state anche le parole del Comandante Alfa ad alimentare questo sentimento. Sarebbe opportuno per tutti gli operatori della comunicazione che abbiano visibilità sui social network fornire, in questo momento, una risposta pacata alle paure del paese, non soffiando certo sul fuoco di alcuni istinti che, purtroppo, in Italia non sono stati mai sopiti.