Matteo Salvini raduna le folle a Terni, gli elettori: «Mandiamo a casa Mattarella» | VIDEO
27/05/2018 di Redazione
Domenica bollente dal punto di vista politico, tra il Quirinale e le città dove i principali leader della Lega e del Movimento 5 Stelle stanno tenendo comizi in vista delle elezioni amministrative. Matteo Salvini, in modo particolare, si trova a Terni da dove ha tuonato – via Facebook – contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e contro la sua volontà di non voler mandare avanti il governo guidato da Giuseppe Conte.
«Prima gli italiani, il loro diritto al lavoro, alla sicurezza e alla felicità – ha scritto su Facebook Matteo Salvini -. Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte, per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani. Ma qualcuno (su pressione di chi?) ci ha detto NO. Mai più servi di nessuno, l’Italia non è una colonia, non siamo schiavi di tedeschi o francesi, dello spread o della finanza. A questo punto, con l’onestà, la coerenza e il coraggio di sempre, la parola deve tornare a voi! #Primagliitaliani! Io non mollo, per il bene dei nostri figli».
Matteo Salvini Terni, il comizio e la folla che grida: «Mandiamo a casa Mattarella»
Matteo Salvini Terni, la reazione della folla
Centinaia di persone si sono radunate spontaneamente in piazza, per protestare contro la decisione di Sergio Mattarella e Matteo Salvini sta cercando di parlare al suo elettorato: «Non era previsto, ma a Terni succede anche questo. Mi sarebbe piaciuto essere il ministro degli Interni, abbiamo portato la lista dei ministri, ma qualcuno ci ha spiegato che per l’Italia non decidono solo gli italiani, ma decidono anche all’estero».
Dalla folla, si alzano grida di protesta contro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Mandiamolo a casa!» – hanno scandito dalla piazza. Matteo Salvini, ora, parla di un ritorno inevitabile alle urne, con la Lega che potrebbe addirittura presentarsi da sola per puntare direttamente alla presidenza del Consiglio.
Non solo Matteo Salvini Terni, la reazione di Luigi Di Maio
«C’è un grande problema in Italia che si chiama democrazia – ha detto Luigi Di Maio in diretta su Facebook -. Per noi l’Italia è sovrana: se si vuole impedire un governo del cambiamento allora ce lo devono dire chiaramente. Sono molto arrabbiato». Di Maio fa l’eco alle parole che Matteo Salvini aveva scritto nella giornata di sabato su Facebook. Poi, il leader del Movimento 5 Stelle ha letto la lista dei ministri che Lega e pentastellati avevano preparato e avevano sottoposto al Quirinale. Per lui e per Salvini era previsto il compito di vice-premier.
«In questo Paese – ha continuato Di Maio – puoi essere un criminale condannato, un condannato per frode fiscale, puoi essere Alfano, puoi avere fatto reati contro la pubblica amministrazione, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione e il ministro lo puoi fare ma se hai criticato l’Europa non puoi permetterti neanche di fare il ministro dell’Economia in Italia. Ma non finisce qui».