Matteo Salvini: «Cronista picchiato? sempre casini quando ci sono di mezzo i centri sociali»

Il racconto di Stefano Origone, giornalista di Repubblica aggredito durante le manifestazioni a Genova, continua a scandalizzare il Paese. A lui è stata rivolta la solidarietà non solo delle altre testate giornalistiche, ma anche di figure del mondo della politica. Anche Matteo Salvini, ministro dell’Interno, ha espresso «vicinanza», salvo poi additare i centri sociali come presunti colpevoli.

Matteo Salvini: «Cronista picchiato? sempre casini quando ci sono di mezzo i centri sociali»

Stefano Origone racconta di essere stato picchiato dagli agenti di polizia. Nel suo articolo pubblicato su Repubblica dice di vedere «ancora quegli anfibi neri, che mi passavano davanti al volto e, nella testa, mi rimbomba ancora il rumore sordo delle manganellate». Un racconto terribile, dove la violenza arriva dalle forze dell’ordine. Matteo Salvini ha cercato di dare una ragione a quell’aggressività sconsiderata e a quella violenza indiscriminata. «Ogni volta che ci sono di mezzo i centri sociali c’è casino» ha detto dopo aver espresso la giusta vicinanza a Stefano Origone. «Non a caso nel decreto sicurezza bis inaspriamo le pene contro chi scende in piazza mascherato, armato e aggredisce gli operatori delle forze dell’ordine – ha continuato il ministro dell’Interno e vicepremier durante l’intervista rilasciata questa mattina a Rtl -Vi pare normale scendere in piazza con casco e bastone?». No, non è normale, come non è normale che i medici dicano a Stefano Origone «che sulla schiena ho le impronte delle suole Vibram degli anfibi degli agenti, i segni del manganello sui fianchi».

(Credits immagine di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

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