Matteo Renzi presenta Italia Viva: «Una cosa nuova e divertente»

Si chiamerà “Italia Viva” e sarà «una cosa nuova, allegra e divertente ma che metta al centro i problemi». Con queste parole Matteo Renzi presenta il suo nuovo progetto politico durante la trasmissione Porta a Porta condotta da Bruno Vespa. «Io ho fatto un’operazione di Palazzo. Machiavellica, se volete. E per me Machiavelli è un grande».

Matteo Renzi presenta Italia Viva: «Una cosa nuova e divertente»

Matteo Renzi ha le idee chiare: «Il partito novecentesco non funziona più», e lui con Italia Viva ha tutta l’intenzione di «fare una cosa nuova, allegra e divertente». Attenzione a non scambiarlo per un  progetto poco serio: la missione di Italia Viva è quella di mettere «al centro i problemi». Durante la trasmissione Porta a Porta Matteo Renzi ha spiegato di volersi allontanate dal mondo del «politichese» e dalle dinamiche «antipatiche», per rispondere a «quella gente che ha voglia tornare a credere alla politica». Poi, Renzi parla di numeri ma non di nomi: «A Italia Viva aderiranno 25 deputati e 15 senatori – spiega – domani pomeriggio presenteremo i nomi».

«Il governo avrà lunga vita»

La notizia della scissione dal partito Democratico ha subito fatto scattare gli allarmi del governo appena insediatosi, ma per l’ex sindaco di Firenze non c’è alcun rischio. «Il governo non ha problemi» anzi, lo scisma è stato fatto «apposta per dare lunga vita al governo». «Conte non mi è sembrato in ansia – ha aggiunto-  Ha chiesto udienza al presidente della Repubblica? Fa benissimo a fare quel che gli pare ma il quadro non cambia. A me chi me lo fa fare di mettere in difficoltà il Governo».

La separazione in realtà sarebbe un modo, secondo Renzi, per lasciarsi alle spalle una volta per tutte le diatribe, che erano all’ordine del giorno all’interno del partito guidato dal segretario Nicola Zingaretti. Certo non è stata una scelta semplice, e l’ex premier confessa che «è stato un sacrificio personale, la sera prima dell’intervista non ho dormito» parlando dell’articolo uscito su repubblica martedì 17 settembre in cui annunciava ufficialmente di lasciare il Partito Democratico. «Io voglio molto bene al popolo del Pd» ha dichiarato a Bruno Vespa, ricordando che «per 7 anni ho cercato disperatamente giorno dopo giorno di dedicare loro la mia esperienza politica». Ma ad un certo punto, non c’è stato più verso: «Le polemiche, i litigi, le divisioni erano la quotidianità».

«Zingaretti? resta un amico»

Matteo Renzi sembra davvero intenzionato a lasciarsi la negatività alle spalle. Parlando di Nicola Zingaretti lo definisce come il suo «ex segretario» ed «un amico». «Non ho nessuna polemica da fare con lui» risponde a Bruno Vespa, aggiungendo anzi di ritenere che «abbia lavorato con impegno». Il fatto che Zingaretti abbia cambiato idea sull’accordo con il Movimento 5 Stelle non è segno di debolezza o cattiva guida del Partito, anzi. Il suo “mai con i 5 stelle” «era spiegabile», e attaccarlo « per questo é profondamente ingiusto».

«L’operazione di Palazzo è stata quella di mandare a casa Salvini»

L’accordo con il Movimento 5 Stelle è stata una manovra per fermare Salvini: questo è chiaro «non facciamo le verginelle» dichiara Matteo Renzi. «Se avessi continuato a dire no a qualsiasi rapporto con i 5 stelle – prosegue – avrei consegnato l’Italia alla politica del Papeete. E penso che sarebbe stato un errore», ma non rimpiange né rinnega di non aver stretto una alleanza in passato. «Se allora avessimo fatto un accordo con i no Vax, i no Tav, saremmo stati spazzati via. Ora è diversa la situazione, sono cambiati loro su alcune questioni ad esempio sulla Tav. E ora di no Vax non parla più nessuno, manco la Taverna» continua Renzi da Bruno Vespa.

Ora Matteo Renzi sarebbe prontissimo a fare un confronto diretto con Matteo Salvini a ma, dice a Bruno Vespa, «lui scappa un po’». L’importante però è che le cose siano cambiate, e che «l’accordo contro Salvini» sia andato a buon fine, una scelta compiuta «in nome dell’interesse del paese, del no all’Iva, della visione europeista». Soprattutto dopo alcune prese di posizione controverse del leader leghista. «Mi ha colpito una cosa – racconta Renzi a Porta a Porta –  mia moglie è una persona molto sobria. Non è una che ama apparire. Ma io ho ben presente Agnese i primi giorni di agosto dire col cellulare in mano: “ma davvero Salvini ha detto che vuole pieni poteri? Pieni poteri è una parola che in Italia ha utilizzato Mussolini e in Germania ha utilizzato Hitler“».

 

(Credits immagine di copertina:  ANSA/ ETTORE FERRARI)

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