C’è anche il numero di telefono di Mark Zuckerberg tra i dati personali dei 533 milioni di vittime coinvolte nel Facebook Data Breach, numero che è stato utilizzato per verificare che anche Mark Zuckerberg ha Signal. A rivelare questa esilarante verità – se si pensa che Zuckerberg è proprietario anche di Whatsapp, al centro della polemica per gli ultimi aggiornamenti della privacy – è stato Dave Walker, un esperto di sicurezza che ha pubblicato su Twitter uno screenshot a prova del fatto che Mark Zuckerberg sia effettivamente presente – con il numero che è stato reso noto dopo il Facebook Data Breach – su Signal, diretta concorrente di Whatsapp.
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In another turn of events, Mark Zuckerberg also respects his own privacy, by using a chat app that has end-to-end encryption and isn’t owned by @facebook
This is the number associated with his account from the recent facebook leak. https://t.co/AXbXrF4ZxE
— Dave Walker (@Daviey) April 4, 2021
Una notizia esilarante a dir poco. Il CEO di Facebook e boss di Whatsapp è su Signal ed è stato possibile scoprirlo grazie ai dati rubati a Facebook, tra i quali ricordiamo esserci il numero di telefono, la data di nascita, l’ID utente di Facebook, il nome, la posizione e i dettagli di matrimonio di Zuckerberg e anche i dati dei co-fondatori di Facebook Chris Hughes e Dustin Moskovitz. «Mark Zuckerberg rispetta anche la propria privacy, utilizzando un’app di chat con crittografia end-to-end e non di proprietà di Facebook», sottolinea Walker, evidenziando la «svolta degli eventi».
mmm
With the May 15th WhatsApp Terms of Service acceptance deadline fast approaching, Mark leads by example:https://t.co/Mt5YksaAxL
— Signal (@signalapp) April 6, 2021
Impossibile, per Signal, non sfruttare questa opportunità. Una vera e propria manna dal cielo a livello di pubblicità social, ovviamente, che è finita immediatamente sui canali social dell’app di messaggistica concorrente di Whatsapp che – proprio a causa delle nuove politiche privacy Whatsapp e delle conseguenti polemiche – ha visto crescere vertiginosamente il numero dei propri utenti. «Con l’avvicinarsi della scadenza ultima per accettare i termini di utilizzo di Whatsapp del 15 maggio, Mark dà il buon esempio». Colpito e affondato, decisamente.