Mario Monti incastra Salvini: «Dice che mi ha combattuto aspramente, ma non è vero perché non c’era»

Una delle grandi pietre d’angolo della propaganda di Matteo Salvini è da sempre quella di essere stato un fiero avversario del governo tecnico guidato da Mario Monti, considerato uno dei periodi più complessi della storia politica del nostro Paese, non fosse altro per l’emergenza economica che si è trovato ad affrontare. In quel periodo, tra le altre cose, venne approvata la legge Fornero che alzò l’età pensionabile. La Lega si è sempre vantata di aver fatto di tutto per ostacolare quel governo nato nel 2011.

LEGGI ANCHE > Il grande complotto di Mario Monti

Mario Monti parla di Salvini a Otto e Mezzo

Mario Monti, ospite a Otto e Mezzo da Lilli Gruber, ha smontato una volta per tutte quella narrazione: «Il senatore Matteo Salvini mi nomina spesso. L’ultima volta lo ha fatto addirittura con una preoccupante accezione positiva, proprio per rimarcare ancora una volta la sua distanza rispetto all’attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte – ha detto il senatore a vita -. Lui dice sempre che mi ha combattuto aspramente mentre ero al governo. Ma questa cosa non è vera semplicemente perché non c’era».

Monti, infatti, ha ricordato che mentre lui si trovava al governo, Salvini era a Bruxelles da europarlamentare europeo che, tra le altre cose, ha votato – insieme a tutte le altre forze politiche – anche il Trattato di Lisbona, uno dei punti fermi dell’attuale Unione Europea, una sorta di non-costituzione che fissa i principi di questa Europa che il leader della Lega dice continuamente di voler cambiare.

Il supporto di Giorgetti alle riforme di Mario Monti

«Ricordo invece – ha proseguito Monti – che il suo Giancarlo Giorgetti, invece, era uno dei primi fautori di quel provvedimento che il mio governo ha introdotto: ovvero la modifica costituzionale sul pareggio di bilancio». In poche mosse, dunque, Mario Monti ha messo sotto scacco la propaganda di Matteo Salvini su di lui: «È pur vero – ammette infine – che in seguito, con le offese impronunciabili rivolte a me e a Elsa Fornero, si è rifatto ampiamente. Ma soltanto dopo».

Share this article