Addio a Mario Marenco, indimenticabile protagonista degli show di Arbore

17/03/2019 di Enzo Boldi

È morto oggi a Roma, all’età di 85 anni, l’attore e umorista Mario Marenco, indimenticabile protagonista della tv di Renzo Arbore, che dà all’ANSA la notizia della scomparsa. Nato a Foggia nel 1933, era ricoverato da qualche tempo al Policlinico Gemelli per complicazioni legate al suo stato di salute. Era da tempo ricoverato per in ospedale. Indimenticabili i suoi personaggi come il colonnello Buttiglione, Riccardino e Mr Ramengo.

Il suo esordio in televisione risale al 1972 quando entra a far parte del cast de Il buono e il cattivo nel programma di Enzo Iannacci e del duo Cochi e Renato. Ma le sue prime esperienze nel mondo dello spettacolo risalgono a due anni prima, quando divenne famoso per la sua partecipazione da Alto Gradimento, il programma radiofonico scritto con Giorgio Bracardi e condotto in compagnia di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore.

Mario Marenco e il legame con Renzo Arbore

Volto di personaggi come il colonnello Buttiglione, la Sgarambona, l’astronauta spagnolo Raimundo Navarro, il dottor Anemo Carlone, il professor Aristogitone, Verzo, Ida Lo Nigro, il poeta Marius Marenco, l’attore è stato legato da un lungo sodalizio con Arbore e Gianni Boncompagni fin dagli inizi della sua carriera. Fu l’inviato Mr Ramengo dell’Altra domenica, protagonista di programmi come Odeon, Sotto le stelle e soprattutto Indietro tutta dove interpretava il personaggio di Riccardino. È stato anche attore per il cinema (Il Colonnello Buttiglione diventa generale, Von Buttiglione Sturmtruppenfuehrer, Il pap’occhio, I carabbinieri, Vigili e vigilesse, Sing – Il sogno di Brooklyn) e autore di libri umoristici editi da Rizzoli.

In una delle sue ultime interviste – quella rilasciata al Corriere della Sera il 5 luglio 2010 – diede un giudizio sulla comicità italiana in televisione e le sue parole non furono molto al miele: «La comicità in tv, manco ci sorrido sopra: la comicità deve far ridere veramente e si vedono solo cose che fanno e rifanno il verso a qualcuno. Preferisco guardare il tennis. Guzzanti l’avrò visto due volte. Grillo mi sembra più efficace con il suo sbraitare, si fa certe sudate».

(foto di copertina: ANSA\OLDPIX)

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