I “miracoli” delle live su TikTok: la Mosetti dà per morto il colonnello Giuliacci, che però commenta il suo video

Un cross-over tra social e televisione. Ma anche tra realtà e figuracce clamorose

20/12/2022 di Redazione

Problemi che nessuna live di TikTok potrà mai risolvere: se fai una brutta figura, non c’è filtro che tenga. La figuraccia, ormai, l’hai fatta e basta. Antonella Mosetti, nella fattispecie, si trovava nel bel mezzo di una diretta quando ha iniziato a rispondere a delle domande sul colonnello Mario Giuliacci (in tanti ricorderanno il suo buonasera, seguito da una immancabile oscillazione, durante le previsioni del tempo sulle reti Mediaset). La Mosetti, sollecitata a rispondere sul ricordo del colonnello Giuliacci, ha affermato: «Ah certo. Lui ha lavorato in Rai con me tante volte. Poraccio, è morto adesso credo. Era morto».

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Mario Giuliacci e la sua risposta a una live di TikTok in cui era stato dato per morto

Quello che Antonella Mosetti non sapeva, evidentemente, è che non solo il colonnello Giuliacci è vivo e vegeto, ma che la sua attività sui social network è decisamente invidiabile: con 24mila followers e video che, a volte, riescono a superare anche le 300mila visualizzazioni, Giuliacci è il classico esempio di personaggio della televisione di una volta che, grazie ai social network, è riuscito a mantenere una certa popolarità. Facendosi conoscere anche dalle generazioni più giovani.

Un abitudinario della piattaforma non poteva di certo lasciarsi sfuggire l’occasione per rispondere, in diretta, alla fake news che Antonella Mosetti stava diffondendo: «Ma come morto? Sono io che scrivo» – ha postato uno scaramantico colonnello Giuliacci, completando la sua risposta con una sfilza abbondante di emoji delle corna.

Un commento inopportuno durante una diretta su TikTok allungherà la vita? Sicuramente, fa luce su un fenomeno sempre più evidente: le live sono strumenti non regolabili e molto scivolosi anche per chi le utilizza. Non avendo la possibilità di verificare le proprie affermazioni, il rischio di riportare informazioni inesatte è sempre dietro l’angolo. Per questo, è opportuno che i creators delle piattaforme si esprimano soltanto sulle cose che conoscono meglio o che hanno precedentemente verificato. Anche perché la smentita è sempre possibile. E a volte può arrivare dai diretti interessati, magari nei commenti.

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