Mario Calabresi pubblica la citazione in cui viene chiamato «Luigi» dai legali di Di Maio
28/11/2018 di Gianmichele Laino
Dopo essere stato praticamente l’argomento dei sociel network della giornata, il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha pubblicato su Twitter i due passaggi della citazione ricevuta da parte di Luigi Di Maio in cui veniva chiamato con il nome del padre, Luigi.
Mario Calabresi mostra l’atto in cui viene chiamato Luigi
Sarebbe bastato dire: “Mi spiace, mi sono sbagliato”, invece @luigidimaio manda avanti il blog del @Mov5Stelle per insultarmi. Qui vedete i due passaggi imbarazzanti che avevo segnalato a Di Maio. @diMartedi pic.twitter.com/yxzYhokJ35
— mario calabresi (@mariocalabresi) 28 novembre 2018
Calabresi torna sulla rivelazione fatta durante la trasmissione Di Martedì, pubblicando il testo della querela ricevuta per un articolo di Carlo Bonini in cui si parlava dell’sms di Di Maio su Marra, nella vicenda che ha coinvolto la sindaca di Roma Virginia Raggi, in cui sarebbe stato definito «servitore dello Stato». In entrambi i passaggi, si legge il nome di Luigi Calabresi, il padre dell’attuale direttore di Repubblica, ucciso nel 1972 da alcuni esponenti di Lotta Continua che lo avevano indicato come responsabile della morte dell’anarchico Pinelli.
«Sarebbe bastato dire: ‘Mi dispiace, mi sono sbagliato’ – ha affermato Mario Calabresi -. Invece Luigi Di Maio manda avanti il blog del Movimento 5 Stelle per insultarmi. Qui vedete i due passaggi imbarazzanti che avevo segnalato». Di Maio, davanti a Giovanni Floris, aveva detto che quello era stato un semplice errore formale e che questo non inficiava il contenuto della querela, che sarebbe comunque andata avanti.
Il Blog delle Stelle aveva attaccato Mario Calabresi, parlando di fake news
Nel Blog delle Stelle di oggi, in effetti, il Movimento 5 Stelle aveva contestato la versione offerta in diretta tv da Calabresi, evidenziando la differenza tra querela e atto civile, sostenendo che la notifica fosse arrivata a Mario Calabresi (e non a Luigi Calabresi) e che ci fosse soltanto un passaggio formale (all’interno di un plico di oltre 1000 pagine) in cui il direttore di Repubblica veniva indicato con il nome del padre.
Via Twitter, tuttavia, Calabresi ha rincarato la dose, mostrando due passaggi dell’atto.