Mario Adinolfi è contento per Lorenzo Fontana, ministro della Famiglia anti-aborto

01/06/2018 di Redazione

Si esulta a metà, sulla sponda del Popolo della Famiglia. L’ultimo bollettino Facebook parla di un Mario Adinolfi contento per la nomina di Lorenzo Fontana, il ministro per la Famiglia e per le disabilità, vicesegretario federale della Lega. Allo stesso tempo, però, lo stesso Adinolfi dichiara la propria contrarietà all’esecutivo capeggiato da Giuseppe Conte nel suo complesso, perché «alla Giustizia, alla Salute, alla Pubblica Istruzione e alla Pubblica Amministrazione hanno piazzato esponenti gay friendly». Il riferimento è, rispettivamente, ad Alfonso Bonafede, Giulia Grillo, Marco Bussetti e Giulia Bongiorno.

Mario Adinolfi contento per il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana

Da un lato, però, il Popolo della Famiglia esprime parere positivo per Lorenzo Fontana che, sul suo account Twitter, si descrive come veronese e cattolico. In una sua recente dichiarazione, l’esponente della Lega aveva detto: «La politica deve occuparsi della famiglia, non possiamo perdere altro tempo. I figli sono l’investimento del futuro. Se non si rispetta la vita dal concepimento alla fine naturale si arriva ad aberrazioni come quelle di cui siamo stati e siamo testimoni».

Mario Adinolfi contento, ma non basta: all’opposizione del governo Conte

No all’aborto, dunque. Un aspetto che piace molto ad Adinolfi. Che, tuttavia, non basterà per garantire al nuovo governo giallo-verde l’appoggio del Popolo della Famiglia.

«Tra poco – ha scritto il battagliero Adinolfi – accadrà che chi ha fatto campagna contro il PdF con l’argomento che sapeva falso del “voto utile”, si accorgerà di essere stato molto utile a Di Maio e alla lobby gay friendly che domina il M5S. L’utile idiota». Il Popolo della Famiglia sarà comunque all’opposizione del governo Conte, così come lo era del governo di Paolo Gentiloni, nonostante la presenza di Enrico Costa che, sempre nel post su Facebook, viene definito «amico». 

«Capiremo il danno creato al Paese da questo tipo di compagine avaloriale di governo molto presto. Speriamo per l’Italia che non sia troppo tardi. Ora, purtroppo, partirà la luna di miele: tutti con i nuovi potenti. Noi no».

 

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