Mario Adinolfi crede che i bulli di Lucca possano «mandare a stendere» J-Ax

Mario Adinolfi ha avvertito l’esigenza di commentare gli episodi di bullismo che si sono verificati in una scuola superiore di Lucca nei giorni scorsi. Secondo il leader del Popolo della Famiglia, il comportamento dei tre ragazzi che hanno preso di mira un professore chiedendogli di modificare un voto sul registro, sfiorandolo con una testata e colpendolo con un cestino dei rifiuti, può essere spiegato con l’assenza di valori sani a cui ispirarsi.

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MARIO ADINOLFI METTE INSIEME IL BULLISMO DI LUCCA E J-AX

Adinolfi ha affermato che i tre ragazzi, senza minimamente conoscere il personaggio, hanno preso alla lettera il discorso di Ivan Karamazov che spiegava che, se Dio non c’è, allora tutto è permesso. L’assenza di valori, secondo il numero uno del Popolo della Famiglia, comporta allo stesso modo l’atteggiamento privo di censure da parte dei ragazzi scalmanati che hanno aggredito il docente a Lucca.

Il ragionamento – che fino a questo punto poteva anche essere parzialmente condivisibile – ha preso poi una piega decisamente inopportuna. L’assenza di valori è stata identificata anche nel lancio – avvenuto da pochi giorni – di una catena di negozi di cannabis legale, di proprietà del noto cantante italiano J-Ax.

IL POST DI MARIO ADINOLFI SU FACEBOOK

«A me pare chiaro – scrive Mario Adinolfi su Facebook – che se una società cancella Dio, atrofizza e femminilizza l’autorità paterna, chiama impunemente “Maria Salvador” un brand di marijuana irridendo con la Madonna tutte le madri, sorprendersi poi per tre ragazzi che portano a diretta conseguenza la lezione di una società scellerata è quantomeno ipocrita».

Infine, la frase che farà senz’altro maggiormente discutere. Mario Adinolfi crede che i ragazzi che hanno attaccato il professore di Lucca possano reagire allo stesso modo anche nei confronti di una persona come J-Ax: «Mandate J-Ax a spiegare loro perché non devono bullizzare il prof. Vediamo dove lo mandano a stendere». Una espressione molto forte, che non aiuta di certo a distendere i toni del confronto su un tema particolarmente delicato come quello del bullismo nelle scuole e nei luoghi delle istituzioni.

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