Marco Sentieri intervista: “Il coronavirus è un bullo, ma lo possiamo sconfiggere”

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Con un video postato sui suoi canali social, Marco Sentieri, tra i giovani artisti che hanno ottenuto maggiore successo all’ultima edizione del Festival di Sanremo, dove ha gareggiato con il brano “Billy Blu”, ha lanciato l’hashtag #nonlasciamocibullizzaredalcoronavirus. Per l’occasione, il poliedrico artista di origini campane si  racconta in esclusiva a Giornalettismo.



Marco Sentieri ci racconta innanzitutto come sta vivendo la sua quarantena, in cui la musica ha meno attenzioni rispetto a qualcosa di molto prezioso: “La mia quarantena per il 60-70 % la passo accudendo, con mia moglie, i miei figli, che portano via gran parte del tempo della giornata. Per il resto provo a dedicarmi alla musica, progettando nuove cose, e collaborando tanto da casa con amici artisti a distanza”.

A Sanremo tra le nuove proposte ha convinto pubblico e critica con Billy Blu, una canzone che parla del bullismo. La vita di Marco Sentieri avrebbe dovuto avere una svolta con un tour mondiale proprio dopo questo successo, ma non è stato così a causa del coronavirus:  La mia vita è sempre stata più o meno movimentata, ho sempre vissuto di musica, ma nel periodo del festival, il tutto si è moltiplicato, c’era un attenzione maggiore nei miei confronti, cominciavo ad entrare nel mondo che contava, erano pronti bei scenari da vivere, soprattutto il tour mondiale che sarebbe poi partito dall 11 al 31 marzo toccando 7 tappe in tutti e 5 i continenti, ma poi… Eh si, poi è arrivato lui, e credo che abbia cambiato la vita di tutti… E non sappiamo ancora come”.



Marco Sentieri ci racconta poi come il suo tour nelle scuole per parlare di bullismo o sia solo rimandato: “Andare in giro per le scuole e parlare coi ragazzi era in programma già da prima di Sanremo. Il progetto contro il bullismo sarebbe partito comunque, anche senza il festival. Comunque sì, sicuramente l’anno prossimo verrà programmato il tour nelle scuole come già si era pensato”.

Marco sentieri

Il cantautore poi mette il bullismo allo stesso piano del razzismo per quanto riguarda la violenza verso le altre persone: “Mah… Io credo che sia il bullismo che il razzismo, facciano parte di forme di violenza. La violenza ha tanti rami, quella sulle donne, l’omofobia, le discriminazione razziali e territoriali, violenza sugli animali, tutte cose che intendono essere lesive e  dispreggiative nei confronti altrui”.



Marco Sentieri in questi giorni ha deciso di lanciare un hashtag con un nuovo video musicale proprio contro il coronavirus: “In questi giorni ho lanciato un hashtag #nonlasciamocibullizzaredalcoronavirus  Si, perché paragono il covid 19 al bullo che si era accanito su billy (il protagonista del brano portato a Sanremo contro il bullismo). Siamo costretti a stare a casa, ci sentiamo un po’ tutti bullizzati: ma il bullo è solamente nella nostra testa e nelle nostre paure, lo possiamo sconfiggere”. Cominciando col seguire le regole che tutti ormai conosciamo”.

Marco Sentieri poi commenta la gestione dell’emergenza coronavirus da parte del governatore De Luca, che forse in modo non convenzionale ad un politico sta facendo comunque molto: “Credo che De Luca stia ben gestendo il tutto, quanto meno ci sta provando, e video divertenti a parte, credo che stia facendo molto per la Campania. Contro questo nemico occorrono metodi drastici e continui. La situazione è seria, e se scoppiano i contagi in alcune zone del meridione diventa veramente il tutto ingestibile”.

Marco Sentieri ha poi voluto commentare la generosità dei napoletani, diventata nota in tutto il mondo grazie ad un video di Madonna che mostra come i commercianti portano la spesa alle persone che la tirano dentro casa dalla finestra con dei cestelli di legnerò: “Il video ha fatto il giro del mondo, ma qui al sud è una cosa che si fa da sempre, per fare normalmente la spesa. Si chiama “o’ panar”. La frase pronunciata dal venditore è : “signò calat o’ panar”. In questo momento ci sono tante persone, anche miei amici, che  stanno donando a chi non può, proprio come si è visto nel video della “Ciccone”. Sono d’accordo col fatto che questi sono i momenti dove realmente bisogna aiutare il prossimo come se non ci fosse un domani”.