Marco Ferrando su fake news e migranti: «La rappresentazione supera la realtà» | VIDEO

Lo sguardo di Marco Ferrando su immigrazione e fake news. Dopo la bufala del ragazzo di colore «senza biglietto sul Frecciarossa», abbiamo avvertito l’esigenza di riprendere le fila del discorso. L’operazione di smascheramento della fake news ha provocato una sorta di effetto collaterale, che ha portato il popolo della rete a dubitare persino del riscontro ufficiale di Trenitalia. Il tutto in nome del nichilismo e di un pregiudizio di natura populista che sta sempre di più serpeggiando sui social network.

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MARCO FERRANDO: «LA RAPPRESENTAZIONE SUPERA LA REALTÀ»

Marco Ferrando – candidato alle prossime elezioni politiche con la lista Per una sinistra rivoluzionaria – ci ha aiutato a comprendere il fenomeno: «La rappresentazione sta superando la realtà – ha detto ai microfoni di Giornalettismo -. Però questa isteria collettiva e questa rappresentazione capovolta è funzionale a una campagna politica e culturale che cerca di dirottare una rabbia sociale contro i migranti prodotta dalla crisi».

MARCO FERRANDO: «QUESTO GOVERNO ACCETTA IL TERRENO DI CONFRONTO CON LA DESTRA»

In questo contesto, anche il ruolo dell’informazione sembra essere sminuito, paragonato alla diffusione di qualsiasi post sui social network. «Ma non è l’unico problema – risponde Ferrando -. Quando il governo del Partito Democratico, con il ministro dell’Interno Marco Minniti, propone certe politiche sull’immigrazione, non fa altro che accetta il terreno di confronto con la destra».

L’unica ancora di salvezza, secondo Ferrando, è quella di proporre un’alternativa totale all’attuale società: «Quello che preoccupa delle nuove organizzazioni fasciste – afferma – non è solo l’azione squadrista, ma quel retroterra di legittimazione che un tempo si sognavano. Questa è la cosa più pericolosa: o rinasce una sinistra che si faccia portavoce degli interessi degli sfruttati contro la classe degli sfruttatori, oppure aumenta il rischio che le grandi masse cercheranno a destra ciò che non trovano più a sinistra».

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