Manuel Bortuzzo torna in piscina dopo il colpo di pistola
07/03/2019 di Redazione
La sua storia aveva commosso e aveva fatto indignare. Colpito da un proiettile circa un mese fa, Manuel Bortuzzo è rimasto vittima di un sempre più probabile scambio di persona. Le due persone che gli hanno teso l’agguato hanno dichiarato di averlo colpito per errore e adesso si trovano in carcere. Manuel Bortuzzo è una giovane promessa del nuoto: il colpo di pistola rischia di limitarne fortemente i movimenti. Per questo ha iniziato una lunga fase di riabilitazione, proprio in piscina, in un terreno a lui familiare.
Manuel Bortuzzo e la sua riabilitazione in piscina
Il trasferimento dall’ospedale San Camillo di Roma nella clinica Santa Lucia, che ha in dotazione una vasca da 25 metri a scopo riabilitativo, serve proprio a ridare una speranza a Manuel Bortuzzo. I medici, per lui, prevedono un lungo percorso di recupero. Attualmente, non è possibile ipotizzare un suo ritorno al nuoto agonistico, così come sarà difficile per lui tornare a camminare come faceva soltanto fino a un mese fa.
Il percorso che seguirà Manuel Bortuzzo per tornare a nuotare
«Se gli togli le gambe e gli togli pure l’acqua, allora è finita – ha dichiarato al Messaggero il padre del ragazzo, Franco Bortuzzo -. La piscina è il suo mondo, abbiamo scelto la clinica Santa Lucia proprio perché c’è una vasca di 25 metri, per lui è troppo importante tornare a nuotare». Insomma, un modo per far ripartire Manuel e per ridare forza al suo percorso dopo quello sparo alla periferia di Roma, nel quartiere Axa, che rischiava di spezzargli la vita.
In questa fase, testerà i propri progressi in una vasca con l’acqua riscaldata alla temperatura di 32 gradi. La lesione del midollo spinale gli impedirà di muovere le gambe. Ma nelle braccia mulinerà tutta la sua potenza e tutta la sua rabbia per quel tragico evento che gli ha cambiato la vita.