Manovra, il governo cerca ancora 2 miliardi
15/10/2018 di Redazione
Entro mezzanotte il governo dovrà inviare la sua manovra finanziaria alla Commissione Ue a Bruxelles. Con il Consiglio dei ministri in programma nel pomeriggio dovrà essere licenziato il Draft Budgetary Pan, Documento programmatico di bilancio. Ma fino a ieri sera i conti ancora non tornavano. L’esecutivo deve ancora trovare 2 miliardi di euro. È quanto racconta oggi il Corriere della Sera (articolo di Alessandro Trocino) evidenziando i nodi irrisolti nel lungo confronto sulla legge di Bilancio, proseguito ieri con un vertice pomeridiano presso il Ministero dell’Economia.
Manovra, il governo cerca 2 miliardi
Le tabelle – spiega il Corriere della Sera – in tarda serata descrivevano una manovra con una quota in deficit e 15 miliardi tra maggiori entrate (8,1 miliardi) e tagli di spesa (6,9 miliardi). Ma mancava la quadra definitiva, che potrebbe arrivare anche attraverso un’analisi delle principali riforme promesse, come reddito di cittadinanza, flat tax, pace fiscale e superamento della legge Fornero sulle pensioni. Non si tratta di un aspetto secondario, perché ogni ritocco ha in queste settimane un effetto politico, anche con vedute differenti tra Lega e Movimento 5 Stelle.
Pace fiscale, il tetto è un’incognita
La quadra non è stata ancora trovata nemmeno sulla pace fiscale. Se da una parte la Lega immagina una sanatoria con tetto di un milione di euro in dieci anni per chi ha presentato la dichiarazione dei redditi, i pentastellati non vogliono un condono mascherato e chiedono un limite molto più basso sui 100mila euro. Il M5S vorrebbero limitare la pace fiscale a una sorta di ravvedimento operoso. Quello del tetto – ha spiegato anche Repubblica (articolo di Annalisa Cuzzocrea) – è un mistero che nella riunione di ieri nessuno aveva la forza politica di sciogliere.
(Foto di copertina da archivio Ansa: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria alla Camera Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)