Manduria, due frati litigano per la lavanda dei piedi ai migranti

03/04/2018 di Redazione

Manduria ospita un ordine dei frati, l’ordine dei servi di Maria, che sono i responsabili della locale chiesa di San Michele Arcangelo.

Manduria, due frati litigano per la lavanda dei piedi ai migranti

La piccola cittadina pugliese è diventata un caso della stampa nazionale per il litigio tra due frati, padre Gabriele Maccariello e il priore Leonardo, avvenuto durante la messa del Giovedì Santo. Il frate più giovane, padre Gabriele, avrebbe voluto organizzare la tradizionale lavanda dei piedi con un gruppo di migranti, dodici, ospitati dalla Caritas. Nella funzione del Giovedì santo si rievoca la lavanda dei piedi effettuata da Gesù Cristo agli Apostoli durante l’Ultima Cena.

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Manduria
Screenshot del sito “Voce di Manduria”

L’iniziativa del frate non è però piaciuta al priore della chiesa di Manduria, che secondo quanto ha scritto il Quotidiano di Puglia ha pubblicamente rimproverato il suo confratello durante la messa. Secondo il racconto di chi era lì, padre Gabriele nella sua omelia avrebbe motivato l’assenza dei migranti al rito della Lavanda prendendola alla larga: «Avremmo voluto, ma non siamo riusciti a organizzare l’iniziativa…». A questo punto la lite: «Ma perché non dici invece che sono stato io a volere così?» avrebbe detto il priore. Aggiungendo: «Se ci fossero stati loro qui non ci sarei io», descrive la Voce di Manduria riprendendo l’articolo del Quotidiano di Puglia.

 

Sulla lite tra i due frati di Manduria è intervenuta anche la diocesi, dopo il clamore suscitato dalla vicenda. Sui social media numerosi commentatori avevano trovato razzista il commento del priore. Il responsabile della diocesi di Manduria e Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, si è recato presso la chiesa di San Michele Arcangelo il Sabato Santo, per parlare coi due religiosi.

Manduria
SS. Papa Francesco – Santa Messa con i frati cappuccini
09-02-2016
@Servizio Fotografico – L’Osservatore Romano

Al Corriere della Sera padre Gabriele Maccariello spiega così la polemica:«Provengo da Luzzano, un luogo nel Beneventano che per gli americani era la fine del mondo dato che non c’erano strade. Sono un ex sessantottino, mi sono laureato in teologia mentre lavoravo come operaio in Svizzera, poi ho preso i voti: sempre in periferia, sempre con gli ultimi.L’idea di lavare i piedi ai migranti è una delle tante che ho. Stavolta non è andata in porto: è che oramai sono vecchio, ho subìto 14 operazioni e non ho più la forza di una volta. Ricordo che per un Giovedì Santo di 40 anni fa caricai dodici anziani tra i più poveri della periferia di Taranto e i piedi li lavai a loro. No, nessuno mi disse di non farlo…».

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