La baby gang di Manduria e gli altri episodio di violenza su disabili «come prova di forza» | VIDEO

26/06/2019 di Enzo Boldi

Antonio Cosimo Stano non era il solo ad aver sofferto le pene del’inferno per le violenze e il bullismo portato avanti dalle baby gang di Manduria. Questa mattina la magistratura di Taranto ha emesso altre nove ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti giovani che, secondo le carte in mano agli inquirenti, avrebbero partecipato a eventi e aggressioni simili nei confronti di altre persone in difficoltà. Otto su nove sono minorenni e sarebbero stati incastrati da altri video che hanno messo in mostra il loro atteggiamento criminale non solo nei confronti del pensionato morto di stenti e paura qualche mese fa, ma anche contro almeno un altro uomo che era affetto da insufficienza mentale gravi.

Le immagini, secondo quanto riportato nell’annuncio dell’ordinanza dei nuovi arresti di oggi a Manduria. sono da brividi. Altri dettagli, infatti, sono emersi anche per le aggressioni ripetute ai danni di Antonio Cosimo Stano: «Andiamo dal pazzo, se tu non vai dal pazzo non hai le palle di andare e non sei uomo», ha raccontato uno dei ragazzi indagati agli inquirenti del tribunale dei Minori di Taranto. Una prova di forza, una sorta di rito di iniziazione per entrare a far parte della baby gang di Manduria che si riuniva e faceva branco attaccando quell’uomo in evidente difficoltà.

Manduria, l’aggressione a Stano come «prova di forza»

Il silenzio e il disinteresse del resto dei cittadini di Manduria, che hanno iniziato a parlare solo dopo la sua morte (se non per qualche sparuto caso) ha accompagnato questa violenza che, da quello che emerge con i nuovi arresti di oggi, non era l’unica. Nel mirino della baby gang, infatti, ci sarebbe stato anche un altro uomo disabile: si tratta del 53enne Fiorello Stano (l’omonimia nel cognome è solo un caso, neanche raro, in piccolo centri urbani) che sarebbe stato accerchiato in più di un’occasione.

L’aggressione a un altro disabile

In uno dei filmati che sarebbe nelle mani degli inquirenti, sarebbero addirittura immortalati i calci e i pugni rivolti da alcuni di questi ragazzi di Manduria. Botte e colpi solo per «passatempo» che provocarono la rottura di due denti incisivi della vittima inerme. I dettagli e la cronistoria di queste aggressioni cicliche per occupare le giornate diventano di giorno in giorno più inquietanti.

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