Il governo di Malta contro Salvini: «Sdegno per le sue false accuse, non le ripeta più»

10/01/2019 di Redazione

Non usa mezze misure il governo di Malta per attaccare quello italiano in materia di immigrazione e accoglienza. In una dura nota l’esecutivo di La Valletta si scaglia contro Matteo Salvini per i dati che il vicepremier leghista fornisce sugli stranieri sbarcati e accolti nel nostro e negli altri Paesi europei. «Il governo di Malta – si legge nel comunicato – esprime sdegno e sorpresa per le false accuse del ministro Salvini» e «invita il governo italiano a rivedere i suoi dati e astenersi dal ripeterle in futuro». La nota è precisamente una risposta alle affermazioni del ministro dell’Interno su «presunti impegni di ridistribuzione volontaria non rispettati da parte degli stati dell’Ue», tra cui c’è proprio Malta. Salvini aveva detto ieri che «i Paesi europei si erano impegnati a prendere 650 migranti sbarcati in Italia, ma solo 150 sono stati effettivamente redistribuiti».

Salvini accusa gli altri Paesi Ue sull’accoglienza dei migranti

Salvini aveva fatto riferimento sia ai 477 migranti sbarcati a Pozzallo il 16 luglio dell’anno scorso sia ai 177 migranti sbarcati il 26 agosto a Catania dalla nave Diciotti. Per quanto riguarda lo sbarco di Pozzallo, secondo fonti del Viminale, gli accordi a livello europeo prevedevano che Germania, Portogallo, Spagna, Malta e Francia avrebbero dovuto accogliere 50 persone, mentre l’Irlanda ne avrebbe colti 20, per un totale di 270. Ma i trasferimenti effettivi sono stati 129: 23 persone sono andate in Germania, 50 in Francia, l’unico paese che ha preso tutta la quota prevista, 19 in Portogallo, 16 in Irlanda, 21 in Spagna e nessuno a Malta.

Il governo di Malta risponde

«Il governo di Malta – si legge ancora nella nota di La Valletta – desidera ricordare che diversi giorni prima di questo caso, Malta aveva coordinato il primo caso di ridistribuzione volontaria Ue dalla nave Lifeline» da cui «l’Italia si era impegnata ad accogliere 50 migranti da Malta». E ancora: «Dopo diverse richieste da parte di Malta, quando gli esperti Italiani e Maltesi si sono finalmente riuniti per decidere le modalità di attuazione di questi impegni, si è convenuto che poiché entrambi i paesi si erano reciprocamente impegnati a trasferire ed accogliere lo stesso numero di migranti e poiché tali migranti avevano già dovuto affrontare una traversata e un salvataggio difficile, anziché effettuare uno scambio, ognuno dei due paesi avrebbe mantenuto 50 migranti sul proprio territorio, rispettando le rispettive quote senza effettuare concretamente lo scambio. Pertanto Malta ha trattenuto i 50 dalla Lifeline che avrebbero dovuto essere trasferiti in Italia e l’Italia ne ha trattenuti 50 dal caso di Pozzallo che avrebbe dovuto essere trasferiti a Malta».

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)

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