L’edicolante napoletano a Milano aggredito dal cliente con la maglietta ‘Odio Napoli’

Si chiama Carlo Volpicelli e ha raccontato in prima persona l'episodio

01/09/2020 di Gianmichele Laino

L’episodio si descrive benissimo in un solo fotogramma, quello ripreso dalle telecamere di video-sorveglianza dell’edicola nella stazione della metropolitana di Milano, Molino Dolino. Un uomo, con una maglietta Odio Napoli, arriva in edicola e chiede un biglietto per il treno. L’edicolante, originario di Napoli, si rifiuta di servirlo. E allora l’avventore inveisce contro il titolare, gettando scompiglio, in pubblico, davanti agli occhi divertiti di altri passanti. Il tutto intonando i soliti cori da stadio di discriminazione territoriale contro la città partenopea.

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Maglietta Odio Napoli e aggressione a un edicolante partenopeo a Milano

A dare ulteriori dettagli – tra gruppi Facebook e giornali che si occupano di territorio in Campania – è stato lo stesso titolare dell’edicola, Carlo Volpicelli, che ha spiegato tutto l’accaduto e ha chiarito quali siano stati i suoi sentimenti in quel momento. Dalla giornata di ieri, 31 agosto – quando in effetti si è diffusa la notizia -, è stato raggiunto da tanti messaggi di solidarietà. Ma l’argomento – cosa strana – continua a essere divisivo: sui social network sta passando il messaggio che quella maglietta, in fondo, non sarebbe un cimelio così da condannare. Del resto, è molto semplice procurarsi un cimelio del genere: basta andare in uno dei tanti e-commerce e ordinarla per meno di 15 euro.

Le parole di Carlo Volpicelli sull’episodio della maglietta Odio Napoli

Invece, basta leggere le parole lasciate da Carlo Volpicelli sui social network per capire quanto quella scritta – e tutto ciò che ne consegue – possano ferire:

«Oggi è successa una cosa strana a lavoro quasi più grande di me – ha detto l’edicolante -. Ci tengo molto però a precisare una cosa per me molto importante. Spero che questa cosa non generi altro odio ma faccia capire che i pregiudizi stanno rovinando il mondo. Deve passare un concetto e un messaggio chiaro: io ho tanti amici milanesi che voglio bene e che stimo tantissimo e alcuni sono anche meglio di qualche napoletano sicuramente. Non possiamo andare avanti con stereotipi e pregiudizi. A Napoli non siamo tutti bravi ma nemmeno tutti ladri, come a Milano non sono tutti simpatici ma nemmeno tutti freddi come si dice. Basta giudicare persone e luoghi solo per sentito dire o per la nomea..Non bisogna fare nemmeno noi di un erba un fascio altrimenti diventiamo anche noi ciò che non ci piace».
L’edicolante, a Milano da quando aveva 19 anni, ha avviato con fatica una propria attività e vive in città da diverso tempo, riscontrando spesso problemi come quello che gli è capitato ieri. Alla fine, ha un messaggio anche per il ragazzo con addosso la maglietta Odio Napoli: «Mi rivolgo soprattutto al ragazzo della maglietta con la speranza che legga questo post: io sono qua per un confronto pacifico e civile così magari pubblichiamo una bella foto di pace fatta!».
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