Macerata, la madre di Pamela: «Mia figlia sarebbe inorridita, non vogliamo vendetta»

04/02/2018 di Redazione

I genitori di Pamela Mastropietro, la ragazza di 18 anni che il 31 gennaio è stata uccisa e fatta a pezzi a Macerata condannano il folle raid razzista di ieri nella città marchigiana, precisando di voler solo giustizia e nessuna vendetta. «Chiediamo solamente

giustizia. Pene esemplari per chi ha ucciso e fatto a pezzi nostra figlia. Ma condanniamo fermamente l’attacco di ieri, non siamo razzisti e anche Pamela se fosse ancora viva sarebbe inorridita per questo atto di odio», sono le parole di Stefano Mastropietro e Alessandra Verna riportate oggi dal quotidiano La Stampa.

Macerata, la madre di Pamela: «No a strumentalizzazioni»

I genitori di Pamela invitano alla «non violenza» e a «non strumentalizzare» il gesto di Luca Traini, il 28enne che ha sparato dalla sua auto in corsa ferendo sei africani. La madre ha anche escluso una relazione tra la ragazza e Traini, voce circolata ieri:

«Condanniamo questo gesto. Il presunto colpevole per la morte di nostra figlia Pamela si trova in carcere, e ieri il gip ha convalidato l’arresto. Vogliamo che paghi per quello che ha fatto: ha ucciso la nostra piccola e distrutto la nostra vita. Detto questo noi non vogliamo altro sangue sulle strade e non cerchiamo questo tipo di vendette. Siamo brave persone».

Secondo la segretaria provinciale della Lega Maria Letizia Marino, l’uomo fermato per la sparatoria di questa mattina conosceva Pamela e forse era anche il suo fidanzato. Cosa dite al riguardo?

«Lo escludo. Non ho mai sentito parlare di questo Luca Traini, e visto il rapporto che avevamo io e Pamela sarebbe stata lei stessa a mettermi al corrente della relazione. Inoltre, mia figlia si trovava nella comunità di recupero Pars di Corridonia, in provincia di Macerata, è strano che frequentasse qualcuno all’esterno».

Macerata, la madre di Pamela: «Giorgia Meloni è l’unico politico che ci ha chiamato»

Dalla madre di Pamela, nell’intervista alla Stampa, anche un ringraziamento a Giorgia Meloni. «L’unico esponente politico che ci ha chiamato», ha detto la donna. «Ci ha fatto piacere». «Ci ha semplicemente espresso grande vicinanza e solidarietà. In certi momenti vale più di mille parole».

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