Di Maio: «M5S mai contro i vaccini». Ma dimentica le battaglie della Taverna e la cura con le noci
13/08/2018 di Redazione
Ancora polemiche sul tema vaccinazioni. Il vicepremier Luigi Di Maio, nel corso di una lunga intervista al Corriere della Sera, ha voluto fare alcune precisazioni sull’argomento, sostenendo che il Movimento 5 Stelle non sia mai stato contrario ai vaccini. La dichiarazione si è resa necessaria in seguito alle polemiche seguite al rinvio della presentazione dei documenti relativi all’obbligo per l’iscrizione scolastica contenuta all’interno del decreto Milleproroghe e proposta dal ministro della Salute Giulia Grillo.
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M5S vaccini, le affermazioni di Luigi Di Maio
«Voglio mettere a tacere qualche idea malsana contro i vaccini – ha spiegato Luigi Di Maio -. Da quando sono capo politico del Movimento 5 Stelle, non siamo mai stati contro. Noi vogliamo che si facciano. Poi, quel che noi non vediamo di buon occhio è legare l’obbligo alla frequenza scolastica, invece che introdurlo quando c’è rischio epidemie».
Ovviamente, Di Maio mette un paletto ben preciso: «da quando sono capo politico del Movimento», ovvero da qualche mese prima delle elezioni del 4 marzo. Prima, però, le posizioni interne ai pentastellati sul tema delle vaccinazioni erano piuttosto sfumate. Si passava dal convinto appoggio alla necessità dell’obbligo vaccinale da parte della senatrice Elena Fattori, fino alle battaglie di Paola Taverna contro la legge Lorenzin e alle sue discutibili affermazioni sul legame tra vaccinazioni e autismo e sull’immunità acquisita attraverso i giochi insieme ai bambini con malattie trasmissibili.
M5S vaccini, ricordiamo le posizioni del partito sul tema
Come dimenticare, poi, diversi post sul blog di Beppe Grillo – e alcune sue battute all’interno dei suoi spettacoli – a proposito dei dubbi sulle vaccinazioni? Dal Movimento nazionale a quello locale, poi, è sempre stato un arcobaleno di posizioni diverse sul tema. Fece molto scalpore, ad esempio, soltanto un anno fa, un’iniziativa dei consiglieri regionali del Movimento in Puglia. La regione del sud voleva rendere obbligatoria la profilassi, prima ancora dell’approvazione del decreto Lorenzin. In quella circostanza, i politici del Movimento invitarono dei medici in audizione. Tra le loro affermazioni quella che i vaccini fanno male e che sarebbe stato meglio curarsi con le noci.
In ogni caso, Luigi Di Maio sposa in pieno la linea tenuta dal governo in queste ultime settimane. Anche il ministro della Salute Giulia Grillo, nonostante alcune affermazioni controverse (come quella sull’inevitabilità di ammalarsi di morbillo), si è sempre dichiarata a favore delle vaccinazioni. Ciò che viene contestato, appunto, è l’autorizzazione necessaria a iscrivere i bambini al ciclo scolastico. In questa direzione, infatti, è andato il passaggio del Milleproroghe approvato al Senato e che ora attende il via libera della Camera.