Conte arriva al Senato e il Movimento 5 Stelle abbandona l’Aula. Il Pd, invece, lancia la sfiducia a Salvini

24/07/2019 di Enzo Boldi

Il Movimento 5 Stelle segna una nuova profonda frattura con la Lega e con il suo leader Matteo Salvini. Poco prima dell’intervento a Palazzo Madama del presidente Giuseppe Conte – con l’informativa governativa sul caso dei presunti finanziamenti russi al Carroccio attraverso uno scambio di accordi commerciali e petroliferi – i senatori M5S hanno abbandonato l’Aula poco prima delle parole del presidente del Consiglio dei ministri. Un segno di protesta che, inizialmente, si pensava fosse attribuibile a un gesto di ritorsione dopo il suo sì alla Tav. Poco dopo, però, i pentastellati hanno motivato il loro gesto. Il tutto mentre il Partito Democratico annunciava la mozione di sfiducia individuale nei confronti di Matteo Salvini.

«Non dovevamo esserci noi in Aula ma la Lega. Non doveva esserci Conte ma Salvini», hanno spiegato alcuni parlamentari M5S a Palazzo Madama. Insomma, stima confermata al presidente del Consiglio – nonostante la ferita ancora aperta per il sì all’alta velocità tra Torino e Lione -, ma rimprovero a Matteo Salvini che non era neanche in Aula durante l’informativa che riguardava le accuse mosse al suo partito.

Conte parla e il Movimento abbandona il Senato

Un concetto ribadito anche dal senatore pentastellato Michele Giarrusso e da una nota ufficiale firmata dal gruppo parlamentare M5S a Palazzo Madama: «Ribadiamo il nostro rispetto per il Presidente Conte ma oggi non era lui a doversi presentare nell’Aula del Senato per rispondere all’informativa sul caso Russia-Lega». Una forma di comunicazione, la protesta bianca, che appare come un segno di insofferenza e frustrazione per la latitanza di Matteo Salvini nello spiegare al Parlamento una questione che vede un suo ex consigliere e collaboratore coinvolto e con intercettazioni in cui si fa riferimento al suo stesso partito. Come riportato da Enrico Mentana, un parlamentare del M5S ha confessato che quanto accaduto è un «Caos disorganizzato».

Il caos nel M5S

Il presidente del Consiglio ha ragione quando dice che il tutto dovrà essere dimostrato in tribunale, ma l’atteggiamento di Matteo Salvini attorno a questa vicenda (e non solo)  ha fatto saltare i nervi al Movimento 5 Stelle che, ora, è spaccato anche tra di loro. Una frattura in una frattura.

(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

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