I parlamentari M5S infuriati per il form di Rousseau che segnala «chi non rispetta i principi»

13/12/2018 di Redazione

Non tutti nel M5S gradiscono la scelta dell’associazione Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio, di introdurre un form per segnalare online chi non rispetta i principi del Movimento 5 Stelle. L’annuncio è arrivato due giorni fa dal Blog delle Stelle. La novità online si chiama ‘Segnalazioni‘ ed è uno spazio all’interno della più ampia piattaforma Rousseau utilizzata dagli attivisti per scegliere i propri rappresentanti e votare le proposte di legge.

Il form su Rousseau per segnalare chi non rispetta le regole

Si tratta di un «un nuovo strumento – è stato spiegato – dedicato a tutti gli iscritti al Movimento 5 Stelle, che potranno segnalare in maniera puntuale iscritti, candidati e portavoce che non rispettano i principi che stanno alla base del Movimento 5 Stelle». ‘Segnalazioni‘ sarà inoltre «l’unico strumento attraverso il quale avanzare le segnalazioni». Dopo il login a Rousseau, si compila il form con i dati della persona da segnalare, si indica il suo ruolo (iscritto, candidato o portavoce) e la regola che avrebbe violato. Ogni segnalazione – si spiega ancora – per essere valutata deve contenere una «documentazione completa ed esauriente che dimostri l’effettiva violazione» delle comportamenti, delle azioni o delle condotte indicate dal segnalante.

I parlamentari M5S infuriati

Il quotidiano Il Messaggero oggi racconta (articolo di retroscena di Francesco Lo Dico) dei malumori interni per la nuova iniziativa. Gli eletti sarebbero infuriati per la scelta di Rousseau, e quindi di Casaleggio. Diversi parlamentari avrebbero avuto una reazione dura. «È partita la caccia alle streghe – è una delle affermazioni riportate dal Messaggero –. Saremo monitorati, schedati e denunciati. Nemmeno la Stasi era arrivata a tanto. Casaleggio si è superato: il suo modello di democrazia diretta è la Germania dell’Est. È ora di reagire». In molti tra gli eletti considerano la decisione di Rousseau una risposta al caso di Matteo Dall’Osso, il deputato passato a Forza Italia dopo la bocciatura di sue proposte per i disabili. Ma anche una sorta di argine al dissenso (in queste ore sono cominciate a circolare voci su altri senatori e deputati M5S pronti a lasciare il loro gruppo). Un parlamentare ha tuonato: «È un tribunale politico allestito a volto coperto, dove gli arbitri sono anche giocatori in campo». E ancora: «Il vero tema è che non si può affidare il giudizio a dei probiviri nominati dal capo politico, che sono anche loro eletti del Movimento. Se volessi denunciare Di Maio, i giudici potrebbero mai esprimere un giudizio sereno?».

Qualcuno starebbe anche pensando a una raccolta fire con l’obiettivo di fermare le ‘Segnalazioni’. Qualche altro valuta la sospensione dei versamenti di 300 auro al mese dovuto dai parlamentari per Rousseau o addirittura la cancellazione dalla piattaforma.

(Immagine di copertina: uno screenshot dalla piattaforma Rousseau)

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