M5S e Lega bloccano i fondi per le periferie di 326 Comuni
12/09/2018 di Redazione
Con il loro primo decreto Milleproroghe, M5S e Lega bloccano i fondi investiti per riqualificare le periferie. È quanto spiega la deputata del Partito Democratico Maria Chiara Gadda. La parlamentare ha evidenziato che il provvedimento in discussione in Parlamento mette le mani sui fondi di ben 326 Comuni italiani «con buona pace dei progetti già avviati e delle aspettative dei cittadini». «Ieri sera – ha dichiarato Gadda – dopo la riunione con Anci l’ennesima beffa per i 20 milioni di italiani che avrebbero beneficiato della riqualificazione di molte aree urbane. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da un lato promette ai sindaci di distribuire in tre rate i fondi già assegnati dal governo Renzi-Gentiloni, dall’altro si prepara ad approvare con il voto di fiducia il differimento al 2020 dei finanziamenti. Quindi fondi che ancora ieri deputati leghisti definivano “marchette”, verrebbero addirittura dilazionati. Difficile capire perché non è stata accolta la proposta del Pd di cancellare immediatamente la proroga».
LEGGI ANCHE > Cos’è il decreto Milleproroghe
Decreto Milleproroghe, bloccati i fondi per le periferie di 326 Comuni
«Peccato davvero – ha proseguito Gadda – che questa volta a fare le spese della arroganza di chi da sempre si professa il partito del ‘prima gli italiani’ e del ‘basta finanziamenti a pioggia’ e dei territori, sono proprio i comuni che hanno presentato idee per lo sviluppo urbano e progetti veri nati dal confronto con i cittadini». La deputata Dem cita come esempio il ‘progetto stazioni‘ della città di Varese. «La nuova giunta Galimberti – ha spiegato – ha ottenuto, grazie al bando periferie e alle risorse già stanziate dal governo Renzi-Gentiloni, 18 milioni di euro, a cui si sarebbero aggiunti ulteriori 10 milioni da parte di RFI. Finalmente si sarebbe potuta colmare una storica frattura urbanistica nella città giardino, ridisegnando le piazze delle stazioni, migliorando la mobilità pubblica, pedonale e la viabilità, e soprattutto creando nuovi spazi di aggregazione,con il mercato coperto, la grande area verde e il centro diurno integrato. Una città bella e vissuta nei suoi spazi pubblici è il miglior antidoto nei confronti del degrado e dell’emarginazione». Quindi la critica alla maggioranza e al governo: per cancellare la proroga su Varese sarebbe bastato approvare un emendamento proposto da Gadda. «Per una volta – ha concluso la parlamentare Dem – mettano da parte i proclami e il governo Lega-M5S risolva immediatamente questo pasticcio, senza rinviare a prossimi ipotetici provvedimenti».
Interessati 97 capoluoghi e 9 città metropolitane, quasi 20 milioni di abitanti
Come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente dell’Anci Antonio Decaro alla Camera dei deputati, nel corso di un’audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, con il decreto Milleproroghe saltano i fondi per le periferie destinati a 96 beneficiari, che non sono 96 Comuni. I fondi, nel dettaglio, ammontano a 1,6 miliardi di euro e i beneficiari sono 326 Comuni, tra cui 87 Comuni capoluogo e 9 città metropolitane. È interessata una popolazione di quasi 20 milioni di abitanti. «Gli 1,6 miliardi – ha spiegato Decaro -, siccome erano previsti cofinanziamenti pubblici, europei e di privati, in realtà sono 2,7 miliardi, che non possiamo più utilizzare».
(Foto di copertina da archivio Ansa: il ministro di Sviluppo Economico e Lavoro Luigi Di Maio, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Credit immagine: ANSA / FLAVIO LO SCALZO)