Luigi Di Maio ricuce con Dibba e gli prepara un incarico 

Luigi Di Maio si trova nel mezzo di un fuoco incrociato: da un lato i rapporti sempre tesi e pronti a degenerare con il partner di governo Matteo Salvini, dall’altro le fila deri ribelli interni al Movimento 5 Stelle che cotninuano a ingrossarsi. Ci si mette anche la “crisi-non crisi” con il compagno di battaglie Alessandro di Battista. Proprio su questo ultimo punto, il vicepremier pentastellato cerca di ricucire assegnandogli un incarico.

Luigi Di Maio ricuce con Dibba e gli prepara un incarico

Nulla di ufficiale ancora, ma dopo la dichiarazione di affetto e fiducia fatta da Alessandro Di Battista nei più svariati salotti televisivi, ora la palla è nelle mani di Luigi Di Maio. «Mi fido di te» ha detto in pubblico e privatamente Dibba al leader del Movimento. Alessandro di Battista con il suo “politicamente scorretto” ha però creato un terremoto interno al Movimento 5 stelle, polarizzando ancora di più le tensioni che già erano emerse nel corso della legislatura. Ora tendere nuovamente la mano verso l’ex deputato grillino può essere per Luigi Di Maio un modo per calmare gli animi, e sembra che stia pensando a Dibba per il ruolo di coordinatore del rapporto con i territori. Così facendo sfrutterebbe a suo vantaggio la verve di Alessandro di Battista, capace di far resuscitare le passioni dei primi tempi e dei militanti della prima ora.

Resta però la frattura con Roberto Fico, ormai a capo dei dissidenti e difensore di Paola Nugnes. La sua espulsione è stata etichettata dal presidente della Camera come un gesto inaccettabile, spartiacque definitivo tra il “prima” e il “dopo” del movimento : «Il movimento di oggi abiura ai valori originari» ha detto Fico, sostenendo che Nugnes «farà sempre parte del Movimento». Di Maio però sceglie le battaglie da combattere, e in questo si affida al giudizio dei probiviri: potrebbero essere 60 le prossime espulsioni tra consiglieri comunali e regionali e deputati (pare siano in tre ad essere nel mirino). Per ora possono dirsi salvi solo le teste calde al Senato, dove ogni poltrona è fondamentale per mantenere la maggioranza. Anche lì però è cominciato il toto-rischio, dove spicca Elena Fattori. Probabilmente però , sarà per il prossimo round.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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