Zaia dà al governo la colpa dei nuovi contagi, ma lui è stato il primo a chiedere il ‘liberi tutti’

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Il governatore del Veneto torna ad accusare l'esecutivo, ma fu il primo a emettere ordinanze rischiose

Puntare il dito è lo sport preferito dai politici italiani, ma la memoria (vista la prossimità temporale degli eventi) riconsegna alla storia recente una verità un po’ diversa. E così Luca Zaia, nella sua intervista a La Stampa, è tornato ad accusare il governo per la nascita di nuovi piccoli focolai di contagio, partendo da quello di Pojana Maggiore che ha coinvolto la sua Regione negli ultimi giorni. Il governatore del Veneto dice che anche l’esecutivo ha responsabilità, ma fu il primo paladino delle riaperture e delle ordinanze, per esempio, sui mezzi pubblici a pieno regime (in termini di capienza).



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«Dopo l’ultimo decreto chi scappa dalla quarantena non commette più un reato. Visto che non siamo tutti disciplinati come giapponesi e che aleggia sul Covid una certa aria complottista e negazionista, chiedo che il Governo si dia una mossa. Delle  due, l’una: o l’isolamento fiduciario è una passeggiata o siamo seri e allora bisogna fare delle scelte forti», ha detto Luca Zaia a La Stampa. Insomma, la colpa è di alcuni cittadini e del governo che non ha mantenuto le pene esemplari per chi viola la quarantena. E, anzi, non ha definito esattamente quali siano i comportamenti da tenere con chi entra dell’estero.



Luca Zaia e le (nuove) accuse al governo

E su questo non ha tutti i torti. Il caso di Pojana Maggiore, citato da Zaia, riguarda un cittadino veneto che si è recato in Serbia, Paese che non rientra nell’area Schengen per la libera circolazione. Ma si tratta di un comportamento oltre le regole portato avanti da un singolo cittadino anche se, come spiega l’azienda – la Laserjet – non ha violato le indicazione dei medici dopo il tampone.

Le ordinanze e i due anni di Veterinaria

Una presa di posizione che ha l’amaro retrogusto – come molte dichiarazioni fatte, da ambo le parti, durante questa lunga fase emergenziale – della strumentalizzazione politica. Perché fu proprio Luca Zaia ad aver più volte chiesto, prima della riapertura dell’Italia e della fine del lockdown, misure più morbide. Ed è proprio il governatore del Veneto ad aver emesso ordinanze per la ripresa del servizio dei mezzi pubblici a pieno regime, senza distanziamento a bordo, la riapertura dei centri per i bambini. Insomma, è stato lui il promotore di diverse iniziative che hanno portato nuovi rischi rispetto all’attendismo del governo. Ma il governatore dice di poter parlare di virus. Perché? «Non sono un super esperto ma la materia la conosco. Sono laureato in Scienza della produzione animale, ho fatto due anni di Veterinaria, un po’ me ne intendo».



(foto di copertina: da profilo Instagram di Luca Zaia)