Luca Toni sul palco con Salvini a Modena
03/05/2019 di Enzo Boldi
Tra le persone che venerdì pomeriggio hanno partecipato al comizio di Matteo Salvini a Modena c’era anche un’ospite particolare. Si tratta del Campione del Mondo del 2006 Luca Toni. L’ex attaccante di Palermo, Fiorentina, Roma, Bayern Monaco, Juventus e Verona (tra le tante) e della Nazionale che ha fatto sognare e gioire tutti i tifosi quasi 13 anni fa, è salito sul palco alla fine dell’intervento del leader della Lega e ha scambiato con lui qualche parola, tra baci, abbracci e selfie.
La sua presenza in piazza Matteotti a Modena – lui è nato in quella zona, a Pavullo nel Frignano – ha provocato molte reazioni sui social, con utenti che hanno parlato di una vera e propria caduta di un mito. Molti, infatti, sono rimasti molto delusi da questa scelta politica di Luca Toni che, al netto di quel che ha rappresentato per il mondo del calcio italiano, con quella coppa alzata al cielo di Berlino quel 9 luglio del 2006, è libero di fare il ‘tifo’ per l’esponente che meglio rappresenta i suoi ideali.
Che schifo Luca Toni, veramente. Che orrore.
— Ludvik Kowalski (@Bandini83) May 3, 2019
Luca Toni prima per me eri il numero uno. Ora sei zero, nessuno, il nulla.#TONI
— Mai ‘na gioia (@Una_Gioia_Mai) May 3, 2019
Luca Toni e il selfie con Salvini
Molti i commenti negativi, ma anche l’approvazione di altri utenti, sostenitori di Matteo Salvini, che hanno deciso di fare i complimenti a Luca Toni per la sua scelta politica di vicinanza alla Lega. Insomma, la sua presenza in piazza Matteotti a Modena ha fatto più rumore delle parole e delle accuse lanciate dal leader del Carroccio dal palco.
Fritti, scampi e Chianti calamari Luca Toni pepperoni sei per me numero 1#Modena
— Andrea Pecchia (@andrea_pecchia) May 3, 2019
Grande @_Luca_Toni_
🇮🇹👍🇮🇹👍🇮🇹👍🇮🇹👍🇮🇹👍— Maurizio🇮🇹✝️ (@MaurizioG6) May 3, 2019
Matteo Salvini e il tifo per la Francia nella finale 2006
Forse, però, a Luca Toni è sfuggito un piccolo che particolare che, per carità, va oltre agli ideali politici, ma non prevarica il tifo sportivo. Matteo Salvini, infatti, decantò ai quattro venti di aver tifato per la Francia in quella finale di Coppa del Mondo del 2006 che, poi, portò l’Italia a trionfare a Berlino. Insomma, ora selfie, baci e abbracci. Prima gufate e controgufate contro il bomber.
(foto di copertina: ANSA/ELISABETTA BARACCHI)