Luca e Paolo fanno la parodia di Salvini sulle note di ‘Teorema’ | VIDEO

24/02/2019 di Enzo Boldi

‘Teorema’ di Marco Ferradini è da molti considerato un vero e proprio vademecum sull’amore, anche se lo stesso cantautore ha voluto precisare nei giorni scorsi che si tratta di un brano non applicabile al giorno d’oggi data la moltiplicazione delle violenze sulle donne. Luca e Paolo, però, hanno modificato le parole di questa pietra miliare della musica italiana, attualizzandola al periodo storico attuale della politica italiana. Una satira rivolta a Matteo Salvini e al suo modo di rilasciare dichiarazioni e andare a toccare la pancia del popolo.

Il brano, cantato e suonato da Luca e Paolo nel corso di Quelli che il Calcio, in onda domenica pomeriggio su Rai2 in concomitanza con le partite di Serie A, ha attirato la standing ovation sui social, anche se in molti ora si dicono preoccupati per il loro destino televisivo, anche dopo le polemiche per l’imitazione di Danilo Toninelli. Una canzone che, comunque, fa sorridere e sembra accarezzare nel migliore dei modi la realtà politica italiana.

 

Luca e Paolo dedicano ‘Teorema’ a Matteo Salvini

Si parte dal lato ‘buonista’, quello che ha a cuore le sorti dei migranti perché li considera esseri umani. Come dicono Luca e Paolo, però, tutto questo non porta voti: «E mai nessuno sai ti voterà. No, dei buonisti non hanno pietà. Sai quanta gente poi ti insulterà se agli italiani non dai priorità». Dopodiché arriva il lato leghista, la sponda contro le migrazioni perché è così che – in questa fase storica – si conquista il consenso elettorale.

Una satira al populismo

«Prendi una barca, trattala male. Dille che non può attraccare. E se si immischia un magistrato rispondi ‘Ho difeso lo Stato’. Taglia i fondi per l’integrazione, qui la pacchia è finita si sa. Tanto in Libia son brave persone, se han da ridire spediamoli là. E tanta gente sai ti voterà, la linea dura vedrai pagherà. Grazie a Rousseau avrai l’immunità, la coalizione è più forte si sa».

Poi il brano prosegue sottolineando come l’italiano abbia bisogno di un nemico per oscurare la crisi e le responsabilità politiche di tutto ciò. Un modo che funziona perché: «Falli incazzare e saranno con te, è questa l’unica legge che c’è».

(foto di copertina: da Quelli che il calcio su Rai 2)

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