Perché la Lotteria degli scontrini è rinviata ad aprile

Del rinvio si apprende dal testo del decreto Milleproroghe approvato dal Cdm

31/12/2020 di Ilaria Roncone

Cashback Natale non è diventato cashback Pasqua ma, per quanto riguarda la Lotteria degli scontrini, dovremo invece aspettare. Governo e Agenzia delle Entrate, di comune accordo, hanno deciso sia per la Lotteria degli scontrini rinviata che per il rinvio del nuovo tracciamento telematico per permettere agli esercenti di avere maggior tempo per l’adeguamento dei registratori di cassa. Con questa scelta la Lotteria degli scontrini partirà a febbraio mentre per il nuovo tracciamento telematico ci sarà tempo fino ad aprile.

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Perché lotteria degli scontrini rinviata

Nelle ultime settimane Confcommercio e Confesercenti si sono fatte mezzo di una serie di lamentele da parte degli esercenti, quelle relative all’obbligo di adeguamento del software del registratore telematico alla versione 7.0. Uno dei problemi principali è che l’adeguamento in questione costa dai 50 ai 250 euro, cifre che – in tempi di pandemia – possono essere gravose per molti di loro. In caso di sostituzione del registratore di cassa, invece, ci si può trovare a spendere dai 200 ai 1000 euro. Il termine per ottenere il credito è oggi, 31 dicembre 2020. Se il software del registratore di cassa non è aggiornato alla lotteria l’esercente non può inserire il codice dell’utente e gli scontrini non varranno come biglietti, seppure rimanga la possibilità di inserire il codice sul servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate. Una tale operazione, però, nella vita quotidiana e per le transazioni giornaliere resta infattibile in molti casi.

Cosa succede agli esercenti che rifiutano il codice della lotteria

Agli esercenti che rifiutano il codice della Lotteria degli scontrini non viene fatta nessuna multa; l’utente che se lo vede rifiutare, però, potrà segnalare l’esercente per un controllo fiscale. Il punto è questo: gli esercenti contestano il fatto che, secondo il legislatore, chi non accetta il codice sia particolarmente sospetto per quanto riguarda l’evasione fiscale. Per chi non si adegua al nuovo tracciato entro aprile, invece, sono previste sanzioni poiché il vecchio tracciato – sistema 6.0 – rifiuterà i corrispettivi. Benotto ha spiegato che «nel vecchio tracciato ci sono scenari in cui lo scontrino non quadra con la dichiarazione Iva. Ad esempio, non viene indicato che è corrispettivo non riscosso un pagamento con ticket restaurant» e quindi «il nuovo tracciato serve all’Agenzia per fare quadrare meglio le informazioni varie ricevute telematicamente e le liquidazioni iva; ne potenzia quindi le funzioni di controllo».

(Immagine di copertina: IPP/Massimo Rana)

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