Salvini dice che la Lombardia è zona gialla è merito dei ricorsi della Regione (ma non è così)

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Salvini dice che la Lombardia è zona gialla è merito dei ricorsi della Regione (ma non è così)

Sarà stato, giustamente, distratto dalle vicende nazionali e dalle Consultazioni al Quirinale. Però Matteo Salvini è riuscito nell’impresa di sbagliare completamente nove parole nel suo tweet in cui annuncia la Lombardia zona gialla (da lunedì per tutte le Regioni interessate, non da domenica). Le prime nove parole. Il segretario della Lega, infatti, sostiene che il declassamento (per valori di rischio epidemiologico) della Regione guidata da Attilio Fontana sia merito dei ricorsi fatti dal Pirellone contro la decisione (di due settimane fa) dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Ovviamente la storia, come noto, non è andata così.



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Ecco la fantasiosa ricostruzione Twitter fatta dal leader della Lega pochi minuti dopo l’ufficialità della Lombardia zona gialla.



«Dopo i ricorsi e le denunce fatte dalla Regione». Nove parole sbagliate che raccontano una realtà parallela che non è mai avvenuta (e confermata anche da Attilio Fontana che, dopo giorni di polemiche, ha provato a cavarsela pubblicamente dicendo che probabilmente nessuno aveva colpe specifiche per aver fatto rimanere la Lombardia zona rossa per una settimana).

Lombardia zona gialla, il tweet sbagliato di Matteo Salvini

Di quali ricorsi parla il leder della Lega? Sicuramente fa riferimento al Tar che però – forse Salvini se l’è perso perché in altre faccende affaccendato – è stato fermato. Da chi? Dagli avvocati della Regione Lombardia dopo il passaggio da zona rossa a zona arancione di domenica scorsa (24 gennaio). La riclassificazione è arrivata dopo che i tecnici del Pirellone (quelli che settimanalmente inviano all’Istituto Superiore di Sanità i dati che vanno a configurare i parametri per la classificazione della Regione in base al livello di rischio epidemiologico) hanno corretto (era il 20 gennaio) i dati corretti e aggiornati, come confermato dalle interlocuzioni rese pubbliche dall’ISS nei giorni scorsi.

Fumo negli occhi

Eppure Salvini continua a gettare fumo negli occhi per accalappiare consensi. La realtà, evidente a tutti, è che l’errore madre era nelle comunicazioni fatte negli ultimi mesi (si parla di 54 segnalazioni di errori) dalla Regione Lombardia che, dal 17 al 23 gennaio è stata zona rossa (con tutte le restrizioni del caso, compresi i negozi chiusi) senza alcun motivo. E l’errore è partito dal Pirellone. Anche se il leader della Lega continua a indossare i panni del novello Alberto da Giussano che difende a spada tratta i suoi. Anche mistificando la realtà.