La Libia non vuole la riunione dei ministri UE promossa da Di Maio: «Inutile venire qui dopo mesi di assenza»

05/01/2020 di Redazione

La situazione in Libia è critica. L’inserimento nel quadro internazionale della Turchia di Recep Tayyp Erdogan ha creato ancora più tensioni e ha portato al primo raid del generale Haftar nei confronti del governo riconosciuto dalla comunità internazionale e presieduto da al-Sarraj dal 4 aprile scorso. Le vittime del raid sono state 70, allievi di un college militare che, secondo fonti vicine ad Haftar, sarebbero stati in realtà miliziani.

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Libia, rischia di fallire il vertice dei ministri degli Esteri UE

In Libia, l’intervento della Turchia accanto al governo di al-Sarraj è stato visto come una sorta di usurpazione ottomana da parte dello stesso generale Haftar che ha dichiarato una guerra santa contro Erdogan (i cui primi effetti si stanno facendo sentire già in queste ore) e che lo ha apertamente sfidato, attaccandolo sul piano personale con offese dirette. Inoltre, la tensione creata nel Paese, con il nuovo scontro che si è riacceso tra le principali due fazioni che si dividono il territorio libico, mostra i suoi segni tangibili, con pesanti danni e bombardamenti alle infrastrutture (si veda, ad esempio, il bombardamento all’aeroporto di Tripoli, e con i morti che si fanno sempre più numerosi.

La complessa situazione in Libia

In questo scenario si dovrebbe tenere la riunione dei ministri degli Esteri di Italia, Gran Bretagna, Germania e Francia il prossimo 7 gennaio, ovvero tra due giorni. Il meeting è stato sollecitato dal ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. Ma in Libia il sentimento anti-italiano è fortemente diffuso e rischia di mettere a repentaglio l’esito della stessa riunione.

Stando a quanto trapela da Tripoli, ci sarebbe una indicazione di massima che ben descrive l’orientamento del popolo libico su questo meeting dei ministri degli Esteri UE: «Se l’Europa arriva qui dopo mesi di silenzio, con soluzioni provvisorie e con un quadro non chiaro della situazione, allora è meglio non svolgere questa riunione». Un quadro estremamente complesso, insomma, che rischia di far fallire sul nascere il vertice dei ministri degli Esteri UE.

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